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Cronaca

Entra in casa della ex e la picchia. La donna riesce a chiedere aiuto e lui aggredisce anche gli agenti che la soccorrono: arrestato

Protagonista della vicenda un 57enne che è stato processato per direttissima e condannato. Per la donna è scattato il Codice Rosso per la sua tutela

Ha chiamato aiuto, raccontando di essere stata aggredita dall'ex compagno all'interno della propria abitazione. Ore di inferno per una donna che nella giornata di venerdì scorso è stata soccorsa dalla Squadra Volante della Questura.

Quando sono giunti sul luogo da dove partiva la chiamata, una casa di Arezzo, gli agenti si sono trovati di fronte ad una situazione di lite tra ex conviventi degenerata in violenza. Ad aggredire la donna era stato U.G., del 1964, cittadino albanese clandestino sul territorio nazionale. Le violenze si sarebbero consumate alle 19,30 circa. L'uomo, dopo aver colpito la vittima, si era trattenuto nell’abitazione "tenendo la donna in stato di assoluta sottomissione - spiega la Questura in una nota - fino a quando, alcune ore dopo, non è riuscita a richiedere aiuto chiamando il numero d’emergenza". 

Alla vista degli agenti, il 57enne ha reagito con violenza: si è scagliato anche contro di loro, "opponendosi  in modo cruento alle attività di identificazione, tanto che uno dei poliziotti ha dovuto ricorrere poi alle cure dei sanitari, e determinando quindi il conseguente arresto per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale".

Scattato il "Codice Rosso"

Per la vittima è scattata invece l’attivazione della procedura “Codice Rosso” finalizzata alla messa in sicurezza della donna con l’avvio immediato delle procedure di tutela, eseguite dagli investigatori della Squadra Mobile.
Una volta condotto in Questura, il cittadino albanese, contestualmente alle attività di polizia giudiziaria, è stato sottoposto  a scrupolose verifiche sulla sua posizione  in Italia a cura dei poliziotti dell’Ufficio Immigrazione. Accertata la presenza irregolare  sul territorio nazionale, sono state immediatamente avviate le procedure per l’espulsione e, in assenza di documenti di identificazione, per il trattenimento presso un Centro per Rimpatri in attesa del trasferimento coatto verso il Paese di origine.

Nella giornata di sabato, all’esito del procedimento per direttissima che ha visto lo straniero condannato ad un anno di reclusione per maltrattamenti, lesioni, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, un equipaggio della Polizia di Stato ha condotto lo stesso al CPR di Gradisca di Isonzo (GO) per le successive azioni amministrative volte al materiale rimpatrio verso l’Albania.

"La vittima delle violenze, che ha trovato il coraggio e la forza di denunciare le sue sofferenze, ha trovato una  pronta risposta alla sua richiesta di aiuto. Le strutture della Polizia di Stato specificamente deputate ad affrontare l’odioso fenomeno della violenza contro le donne, hanno conseguito, lavorando in piena sinergia, l’obiettivo di garantire piena protezione alla vittima e l’allontanamento dal territorio dell’autore degli illeciti dopo l’esperimento delle Autorità Giudiziarie" spiega la Questura. 

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