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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Civitella in Val di Chiana

Guerriglia ultras in A1: raffica di perquisizioni, anche un aretino coinvolto

Sono state eseguite 33 perquisizioni questa mattina nei confronti di altrettanti soggetti identificati come partecipanti agli scontri lungo il tratto aretino dell'A1

C’è anche un aretino tra gli ultras sottoposti ad accertamenti dopo ai fatti avvenuti lo scorso 8 gennaio in A1. In quell’occasione, come ampiamente noto, le tifoserie di Roma e Napoli si sono affrontate lungo il tratto aretino dell’Autosole dando vita a una guerriglia che ha bloccato la viabilità per oltre un’ora creando non pochi disagi al traffico. L’episodio si è verificato in corrispondenza dell’area di servizio di Badia al Pino est, la stessa dove l’11 novembre 2007 venne ucciso Gabriele Sandri raggiunto da un proiettile esploso dall’agente Luigi Spaccarotella.

In seguito agli scontri di inizio anno, la procura di Arezzo ha recentemente emesso 33 decreti di perquisizione, eseguiti dalla polizia di Stato, nei confronti di altrettanti soggetti residenti a Roma, Napoli e Arezzo. “Tale provvedimento - fanno sapere dalla questura locale - costituisce l’epilogo di alcune evidenze investigative emerse nell’ambito dell’attività di indagine condotta dai poliziotti della Digos  con l’ausilio della direzione centrale della polizia di prevenzione, ha la finalità di acquisire ulteriori elementi di prova per definire le condotte di responsabilità dei coinvolti negli eventi”.

L’A1 invasa e la guerriglia

Lo scorso 8 gennaio le due tifoserie erano dirette rispettivamente a Genova, dove si sarebbe disputato il match Samp-Napoli, e a Milano dove la Roma avrebbe affrontato il Milan. Poco dopo le 14 i due gruppi si sono incontrati a Badia al Pino dove, in pochi minuti, la situazione è letteralmente esplosa. “L’azione per la quale sono richiesti accertamenti - spiegano ancora dalla questura aretina - ha visto coinvolte, in un duro scontro avvenuto anche mediante l’utilizzo di oggetti contundenti, le frange ultras delle tifoserie. Per diversi minuti le due fazioni si sono fronteggiate su più aree del tratto autostradale adiacente all’area di servizio, impegnando la corsia nord e determinando l’interruzione del traffico veicolare che protratto nel tempo ha causato una  coda di veicoli fermi lunga circa 9 chilometri. Il continuo lancio di oggetti reciproco, l’accensione di torce e l’esplosione di petardi ha interessato anche la carreggiata sud, creando serie condizioni di pericolo per i mezzi in transito. La presenza pi poliziotti, giunti sul luogo degli eventi quasi contestualmente agli ultras, ha scongiurato il peggio evitando che gli scontri interessassero gli utenti in sosta nei locali di ristorazione dell’area di servizio”.

Le indagini

Nelle ore seguenti a quanto accaduto la Digos e il personale di polizia di Stato ha avviato immediatamente le indagini avvalendosi delle immagini immortalate dalle telecamere di videosorveglianza e dei video realizzati con gli smartphone. Grazie a esse sono state “delineate alcune posizioni di responsabilità riferibili a 20 aderenti ai sodalizi ultras della Roma, 12 a quelli della tifoseria oltranzista napoletana e uno a gruppi ultras dell’Arezzo, soggetti nei cui confronti si è proceduto con le perquisizioni”.

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