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Cronaca

"Sono stato in una comunità di preti a Medjugorie, ho commesso dei reati", la verità di Pecorelli

Il 45enne ha raccontato la sua incredibile vicenda ai pm di Perugia. "Non avevo nulla da nascondere e non l'ho fatto per l'assicurazione"

"Ho trascorso otto mesi in una comunità di preti nei pressi di Medjugorie. In Albania ho commesso anche dei reati. Ma ho raccontato tutto al pm Petrazzini e al pm Cantone, saranno loro a rendere noti i dettagli". Così Davide Pecorelli ha alzato il velo sui misteriosi giorni trascorsi lontano dell'Italia e lontano dai suoi cari.

L'intervista video: "Ho commesso reati, ma non l'ho fatto per l'assicurazione"

Un colloquio lungo, che ha messo alla prova il 45enne di Selci Lama. All'uscita dalla Procura di Perugia, stanco e con un filo di voce, ha detto alla stampa: "Ho quattro figli, tre di loro sono ancora minorenni, vi prego fate il vostro lavoro con professionalità".

Racconta che la sua famiglia non sapeva nulla di quanto stava accadendo e aggiunge: "Non avevo nulla da nascondere. Ho commesso comunque dei reati, dei quali parlerà il procuratore. La prima parte della storia è tragica, ma non sarò io a raccontarla". 

Chi ha dato fuoco all'auto? Perché questo allontanamento? Le risposte ci sono, ma sono rimaste tra le mura della Procura. 

"Quello che è certo - ha detto Pecorelli - è che non farò mai più l'imprenditore in Italia. Se ho fatto tutto questo per l'assicurazione? No, sono trenta anni che ho una polizza sulla vita, di sicuro non avevo bisogno di arrivare a questo".

Adesso tornerà a casa, dalla sua famiglia. "Non ero rimasto in contatto con nessuno in questi mesi - afferma - i miei cari mi hanno rivisto quando sono tornato dall'isola di Montecristo". 

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