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Pensionato si uccise dopo crack Banca Etruria: "Ma le obbligazioni sarebbero state acquistate sul mercato"

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda del pensionato che si è tolto la vita a Civitavecchia in seguito al crack di Banca Etruria. Secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa e ribattuto da numerose testate, Luigino D'Angelo avrebbe acquistato...

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda del pensionato che si è tolto la vita a Civitavecchia in seguito al crack di Banca Etruria. Secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa e ribattuto da numerose testate, Luigino D'Angelo avrebbe acquistato titoli emessi nel 2006 e da lui comprati all'inizio del 2013, non nella filiale di Banca Etruria ama sul mercato.

La notizia sarebbe arrivata all'Ansa da "fonti finanziarie" le quali sostengono che l'istituto aveva collocato sul mercato i titoli 9 anni fa per soddisfare i bisogni di capitale.

E’ quanto avrebbero spiegato all’Ansa fonti finanziarie secondo le quali l’istituto di credito aretino aveva già collocato nel 2006 questi titoli per soddisfare i propri bisogni di capitale. Le dichiarazioni dell'ex dipendente della filiale di Civitavecchia sull'acquisto allo sportello, non sarebbero state oggetto di replica da parte della Banca in quanto sull'uomo attualmente cui pende un’indagine penale in fase di istruttoria su un altro tema e che sarebbe alla base del suo licenziamento e la banca non riporta commenti uffiaciali in merito visto il procedimento giudiziario in corso.
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