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Cronaca

Pedopornografia e adescamento online, l'allarme della polizia: "In Toscana reati in aumento"

Cresce il numero dei casi e degli arresti. Il pericolo di social network, app di gioco e messaggistica istantanea per i minori. "Repressione e prevenzione devono andare in sinergia"

“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Oggi, nella giornata nazionale per la lotta alla pedofilia, la polizia postale e delle comunicazioni ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso”.

Parole di Alessandra Belardini, dirigente del compartimento della Toscana, regione in cui il trend è preoccupante. Nel 2021 si è registrato un incremento del 40% rispetto al 2020 riguardo il numero dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento on line, mediante l’utilizzo di social network, app di gioco e messaggistica istantanea, che costituiscono sì una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.

“Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online e ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro” .

Chi in modo criminale sfrutta la rete per nascondersi, per nutrire fantasie deviate, sa quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i devices tecnologici: nel 2021 nella regione sono stati ben 228 i casi trattati, tra pedofilia e adescamento on line, dalla polizia postale di Firenze (sezioni provinciali comprese), casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso. A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, cresce anche in Toscana il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’autorità giudiziaria, pari a 95 nel 2021 rispetto ai 70 nel 2020. E nel primo trimestre del 2022 in Toscana è salito anche il numero degli arrestati rispetto al 2021.

“E’ purtroppo triste la constatazione che, nell’ultimo anno, sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, hanno consentito di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Si tratta di un dato che ribadisce l’impegno operativo che la polizia postale e delle comunicazioni esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia. La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un’ottica di sistema in cui la prevenzione integra l’opera repressiva che, con grande assiduità e impegno, gli operatori della polizia postale portano avanti ogni giorno”.

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