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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Giovi-Chiassa

Ucciso dopo aver tentato distruggere casa del vicino. Mugnai oggi davanti al giudice

Questa mattina il 53enne comparirà davanti al gip Giulia Soldini

Si svolgerà alle 11.45 di questa mattina, 9 gennaio, l’interrogatorio di garanzia per Sandro Mugnai. Assistito dagli avvocati Marzia Lelli e Piero Melani Graverini comparirà davanti al gip del tribunale di Arezzo Giulia Soldini per raccontare la propria verità. Giornata cruciale per la vicenda che si è consumata la notte del 5 gennaio scorso in un casolare di San Polo, frazione alle porte della città. Il 53enne, come noto, si trova detenuto nel carcere di Arezzo dove è finito dopo aver ucciso Gezim Dodoli, il vicino di casa 58enne raggiunto da cinque proiettili esplosi da una carabina. Una storia drammatica dove ancora restano da chiarire molti aspetti e per la quale decisivo, oltre all’interrogatorio di Mugnai, sarà anche l’esame autoptico sul corpo di Dodoli che, con ogni probabilità verrà disposto per i prossimi giorni. Mugnai è accusato di omicidio volontario. I suoi legali puntano sulle legittima difesa e chiederanno la scarcerazione.

L’incursione con l’escavatore e poi la tragedia

Secondo quanto ricostruito fino ad oggi, la famiglia Mugnai la sera del 5 gennaio si trovava nella propria abitazione insieme a degli amici. Attorno all’ora di cena sarebbero stati avvertiti dei rumori provenire dal piazzale antistante l’edificio. Qui, Gezim Dodoli alla guida di un escavatore stava colpendo con la benna la facciata dell’abitazione dopo aver distrutto le auto lì parcheggiate. Mugnai a questo punto avrebbe imbracciato il suo fucile, legalmente detenuto, esplodendo 5 colpi. Quattro di essi hanno raggiunto il vicino provocandone la morte. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti i carabinieri di Arezzo che hanno coordinato le indagini e richiesto l’intervento dei vigili del fuoco i quali, a loro volta, hanno dichiarato la struttura inagibile a causa dei danni provocati dal mezzo di lavoro. "Il mio assistito è ovviamente sotto choc – ha spiegato nei giorni scorsi Graverini - le persone all'interno dell'abitazione erano a cena quando hanno avvertito quei colpi e temevano per la loro vita". Ed è proprio su questo aspetto che potrebbe concentrarsi la difesa di Mugnai che di fronte al gip potrebbe anche chiarire alcuni dei tanti punti ancora oscuri della vicenda, a partire dai motivi di astio tra i due uomini.

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