Il concerto del rapper, il narghilè-teschio sul tavolo del privé e l'assurda morte di Joel
I carabinieri stanno facendo luce sui momenti che hanno portato alla rissa e alla morte di Joel Ramirez Seipio. L'assassino ricercato tra Toscana, Umbria e Marche. Oggi l'autopsia sul corpo della vittima
E' stata l'ampolla di vetro di un narghilé rotto, preso da uno dei tavoli privé allestiti nel locale, l'arma che ha strappato alla vita il 38enne Joel Ramirez Seipio, nato a Santo Domingo, ma cresciuto a Montevarchi. Un arredo particolare, a forma di teschio, infranto e tagliente come una lama: è stato scagliato da una distanza di qualche metro addosso alla vittima, colpendolo al collo e causandogli l'emorragia fatale: è morto domenica scorsa, vana la corsa all'ospedale della Gruccia.
I narghilè erano sui tavolini del privé
La scena del lancio mortale è stata individuata dalle telecamere esterne alla discoteca El Angel Vip di Terranuova Bracciolini, circolo a gestione dominicana che aveva organizzato per sabato 30 settembre un evento particolarmente atteso: l'esibizione del rapper Bulin47, una star per gli amanti del genere, da quasi 6 milioni di follower su Instagram. Una serata sentita dalla comunità della Repubblica Dominicana e non solo. L'ingresso, in base alla locandina diffusa dal locale, costava 30 euro in prevendita e 35 all'ingresso. C'erano persone dal Valdarno, dall'Umbria e dalle Marche. In 300 hanno assistito al concerto iniziato tardi, alle 4 di domenica 1° ottobre, per terminare alle 5,30 circa. Molti erano in piedi, nelle retrovie, alcuni davanti, nel privé delimitato da un cordoncino rosso. Quelli a sedere erano disposti su quattro file di divanetti: davanti a loro, ogni tavolo aveva un narghilé per fumare tabacco aromatizzato. E forse c'è stato uno screzio per un posto, da cui sarebbe partito il successivo parapiglia.
Il battibecco la rissa post concerto
Tuttavia durante il concerto, eccezion fatta per un paio di persone un po' alterate dall'alcol ma subito calmate, era filato tutto liscio. E' stato dopo, dalle 6 in poi, che si è scatenato il putiferio. Da un semplice battibecco, si è passati alle mani, i litiganti sono stati poi affiancati dai rispettivi amici e sono iniziate le percosse e i lanci di oggetti: una violenta rissa tra venti persone, nata all'interno della struttura e trascinatasi fuori, in un'area attigua all'uscita secondaria del locale, dove soccorritori e carabinieri, accorsi sul posto dopo l'allarme, hanno trovato il 38enne agonizzante.
Oggi nuove testimonianze e l'autopsia
Le indagini continuano serrate, l'assassino potrebbe presto essere identificato con certezza, ma ancora proseguono da parte dei militari dell'Arma la raccolta di testimonianze (in giornata ne sono previste altre) e l'analisi delle immagini delle telecamere a disposizione. Il killer potrebbe essere anche residente fuori regione, in Umbria o Marche. Intanto oggi, mercoledì 4 ottobre, a Siena sarà eseguita l'autopsia sul corpo della vittima. Dopo l'esame, la salma sarà dissequestrata e restituita ai familiari per l'ultimo saluto.