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Cronaca

Nuove regole allo studio per Natale e Capodanno: verso il Dpcm del 3 dicembre

Si tratta di nuove regole che sono allo studio e per questo ancora in forma ipotetica. Il governo pensa di regolamentare lo shopping natalizio e dare indicazioni su cene di Natale e Capodanno a seconda delle zone di rischio

Misure speciali per Natale e Capodanno. Sono allo studio del Governo che prepara così i contenuti del nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri che è annunciato per il prossimo 3 dicembre. A raccontarne i contenuti è Today.it attraverso indiscrezioni contenute in alcune agenzie di stampa Ansa che annunciano un allentamento della stretta per consentire di vivere le feste natalizie in maniera mitigata, ma con qualche possibilità in più.

Si tratterebbe di nuove regole che sono allo studio e per questo ancora in forma ipotetica applicabili a partire dalle zone gialle, mentre Arezzo e la Toscana attendono di poter essere declassate se i numeri della pandemia lo permetteranno.

Natale e Capodanno 2020, ma come?

"Le prime ipotesi sul tavolo, spiega l'agenzia di stampa Ansa, riguardano i negozi aperti per lo shopping fino a tardi ma con il contingentamento per fasce d'età: sarà possibile recarsi negli esercizi commerciali in orari ampi ma bisognerà rispettare l'entrata in base alla propria età. E poi c'è la questione delle zone rosse, dove potrebbe essere permesso spostarsi in via eccezionale il 24-25 dicembre e il 31 per festeggiare Natale e Capodanno. L'allentamento arriverà però solo se i numeri dell'epidemia di coronavirus lo consentiranno, e qui sta il punto. Perché non è detto che tutto ciò, di cui oggi si parla in teoria, sarà nella pratica possibile."

Le proposte sul tavolo del governo

Allentamento del coprifuoco nei giorni 24-25 dicembre e 31 dicembre; orari continuati e lunghi per i negozi allo scopo di consentire lo shopping ma prevedendo ingressi differenziati per fasce d'età; possibilità di spostarsi nelle zone rosse ed arancioni per festeggiare nei giorni previsti.  Tra le novità, conclude l'Ansa, anche l'ipotesi di un allungamento degli orari, con i negozi aperti fino alle 22 o alle 23 e sempre con accessi contingentati dei clienti. Negli ultimi giorni erano anche emerse le ipotesi di allungare il coprifuoco a mezzanotte, almeno nei giorni di festività, e un accesso 'a numero chiuso' nei centri commerciali, per evitare assembramenti. Tutto resterà comunque legato ai territori con le diverse disposizioni per le varie zone - rossa, arancione o gialla - e non tutti festeggeranno dunque allo stesso modo. 

Oltre gli obblighi ci sono le raccomandazioni

Questa volta serviranno a chiedere agli italiani di fare attenzione all'epidemia e ai suoi rischi anche durante il cenone. Per esempio: sarà "fortemente raccomandato" non essere più di sei a tavola durante cene di festa e cenoni;  sarà "fortemente raccomandato" prevedere la presenza al tavolo di persone che già si frequentano abitualmente; rimarranno invece semplicemente vietate le feste di gruppo, i balli, i cenoni e gli alberghi mentre le piazze saranno chiuse o a numero ristretto.

Il nuovo Dpcm 

Festeggiare il Natale seppur con limitazioni e precauzioni, allentare alcune prescrizioni anche in vista della scadenza del decreto in corso. A questo in sostanza servirà il nuovo Dpcm previsto per il 3 dicembre. E' probabile che l'attuaizone sia in due tempi a partire dalle zone gialle. Successivamente anche le altre potrebbero essere inserite nel nuovo decreto che allungherà gli orari degli esercizi pubblici - mettendo limiti alla capienza - e permetterà gli spostamenti tra regioni; l'intervento sarebbe quindi in due tempi, in modo da non scatenare folli corse nei lócali e negli esercizi commerciali già ad inizio del nuovo mese e arrivare a ridosso del giorno di Natale con ulteriori concessioni. 

La revisione della zona rossa per la Toscana

Dopo due settimane di misure restrittive per le regioni rosse e arancioni potrebbero essere possibili, nella terza settimana, quella di monitoraggio e verifica, "allentamenti per alcune aree, ma questa cosa va ancora stabilita", secondo quanto ha riferito una fonte di governo all'agenzia di stampa Ansa ieri. Secondo le regole fissate dall'ultimo Dpcm che ha creato le zone gialle, arancioni e rosse, il meccanismo prevede che le Regioni possano chiedere la revisione della fascia dopo una settimana dall'entrata, in base al monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità che di solito si svolge il venerdì (quando gli enti ricordano di mandare i numeri). Ma quei numeri si devono confermare per due settimane consecutive prima di poter uscire dalla zona assegnata dall'ordinanza. Quindi ci vogliono almeno tre settimane, una volta entrati in zona rossa o arancione, per cambiare colore. E la Toscana, in zona rossa dal 15 novembre, potrebbero cambiare regime dall'11 dicembre.

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