Sarà il team di medicina legale dell'Università di Siena ad eseguire la ricognizione autoptica sul corpo di G., 29enne trovato cadavere nel parco del Colle del Pionta.

Un atto dovuto ma che servirà a fare chiarezza sulle cause che hanno provocato il decesso dell'aretino. Che cosa ha stroncato la vita del giovane? E' stata una dose eccessiva o tagliata male di eroina? Un mix di sostanze? Oppure lo scambio inavvertito di una droga per un'altra? Domande che in queste ore hanno assillato gli inquirenti e le forze dell'ordine che si sono immediatamente messi al lavoro per cercare di fare luce sull'intera vicenda. Le risposte però arriveranno soltanto insieme ai risultati dell'autopsia e dell'esame tossicologico. Già subito dopo la tragedia che ha rotto la tranquillità di un pomeriggio come tanti altri, gli agenti della squadra mobile della polizia di Arezzo si sono messi al lavoro in varie zone della città per trovare lo spacciatore che, presumibilmente, ha ceduto la dose al ragazzo. Un blitz dietro l'altro che ha riguardato lo stesso parco del Pionta, Campo di Marte e le gallerie della ex Standa.

A seguito della morte del 29enne, il pm della procura di Arezzo Elisabetta Iannelli ha aperto un’inchiesta contro ignoti per morte in conseguenza di altro reato ed è stata disposta l’autopsia sul cadavere.

Una tragedia senza precedenti consumatasi all'interno di un'area che troppo spesso si trova al centro dell'attenzione mediatica per episodi legati al consumo di stupefacenti. Quello stesso parco che domina la città e che ospita al suo interno il campus universitario.

Ieri, ai piedi del pozzo, il corpo di G. giaceva privo di vita. L'ago ancora infilato nel braccio. Una vita spezzata. Un dolore infinito. Una sconfitta per tutta la città.