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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Benedetto Varchi

La relazione verso la rottura, i timori di Sara confidati agli amici. Poi la ferocia di "Jaguar"

Jawad "Jaguar" Hicham è stato arrestato nella notte con l'accusa di aver ucciso la compagna, Sara Ruschi, e la suocera Brunetta Ridolfi. Non aveva denunce per violenze domestiche alle spalle, ma Sara sarebbe stata spaventata dai suoi scatti d'ira

La relazione tra Sara Ruschi, 35 anni - morta ammazzata assieme alla madre Brunetta Ridolfi di 76 - e il compagno Jawad Hicham, 38 anni, sarebbe stata molto complicata negli ultimi tempi. Forse addirittura sull'orlo della rottura definitiva. Sara avrebbe avuto dei timori, così riferiscono colleghi e conoscenti, per la recente condotta in famiglia di Jawad. A volte alterato, con scatti d'ira. Ma non ci sono denunce per violenza domestica alle sue spalle. Tuttavia l'epilogo della storia d'amore con Sara è stato il più tremendo: un doppio femminicidio. Nella spaventosa notte scorsa, in via Benedetto Varchi, dopo aver impugnato un coltello da cucina, "Jaguar", così lo chiamavano gli amici, ha ucciso a coltellate in camera da letto Sara e la suocera, che da qualche tempo viveva nella loro casa. E potrebbe essere stata proprio la volontà di Sara di interrompere la relazione un possibile movente per il duplice, efferato, femminicidio.

L'amore, il lavoro nella ristorazione e la crisi

Una storia d'amore iniziata quando i due erano giovanissimi, Sara appena maggiorenne. Un figlio, oggi sedicenne, poi la secondogenita, in età più matura. La figlia è nata poco più di due anni fa. Un lungo periodo insieme, all'apparenza felice. Jawad e Sara sono stati coppia nella vita e anche nel lavoro: entrambi attivi nell'ambito della ristorazione, sono stati camerieri nella stessa ditta di catering negli anni scorsi. Durante il periodo del Covid, Jawad era rimasto senza lavoro, dedicandosi maggiormente ai figli. "L'ho visto anche ieri - racconta un giovane di via Varchi -, a volte lo incrociavo mentre portava la figlia al parco". Sara invece lavorava attualmente al Park Hotel di Castiglion Fiorentino, come aiuto cuoca. "Era dolce, disponibile - dicono dalla struttura - anche se negli ultimi tempi, un'ombra le aveva spento il sorriso. Jawad era cambiato. Aveva scatti d'ira. Non era più lui, diceva Sara". I conoscenti della coppia in zona sono increduli di fronte all'accaduto. Non si capacitano del fatto che Jawad si sia macchiato di questo doppio terribile crimine. "Jaguar" aveva da poco trovato un nuovo impiego, in un ristorante del centro di Arezzo. Magari la relazione con Sara era al capolinea e non tollerava la possibile rottura. "E forse non voleva lasciare la casa", suggerisce chi conosceva Sara.

Omicidio in via Varchi: l'assassino ha provato a telefonare dopo le coltellate

Al momento Jawad non ha dato spiegazioni ufficiali agli inquirenti, gli agenti della squadra mobile l'hanno trovato alle prime ore della giornata sotto casa, macchiato di sangue. Forse già nelle prossime ore in carcere, assistito dal proprio avvocato, racconterà la propria verità sulla tragica nottata di via Varchi.

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