Morto in piscina, indagini della Procura. Il tuffo dei vigili del fuoco per salvarlo

E' stato soccorso dai vigili del fuoco, che si sono tuffati nell'acqua della piscina dell'impianto sportivo del Pantano per tentare di salvargli la vita. Ma era troppo tardi, per Lorenzo Santini non c'era più nulla da fare. Iniziano a chiarirsi i contorni sulla dinamica della tragedia avvenuta sabato scorso nella struttura cittadina. 

Era il tardo pomeriggio quando è arrivata la chiamata ai vigili del fuoco: dall'altro capo del telefono c'erano gli operatori dell'emergenza urgenza che stavano chiedendo supporto. Una corsa poi l'arrivo a bordo piscina: due vigili si sono immediatamente tuffati per recuperare il corpo del 49enne e altri due li hanno aiutati ad adagiarlo sul bordo, dove i sanitari sono poi intervenuti. 

Ma a quel punto ogni tentativo di salvare Santini è apparso vano. Sul posto erano presenti gli operatori di Misericordia e Croce Rossa, poi sono sopraggiunti i Carabinieri. I militari dell'Arma stanno portando avanti le indagini per fare luce su come sia avvenuto il decesso: molto probabilmente si è trattato di un malore, non è chiaro però se un attacco cardiaco o una sorta di congestione. 

Sulla vicenda la Procura di Arezzo ha aperto un fascicolo conoscitivo e per il momento non sono state indicate particolari ipotesi di reato. Le indagini sono coordinate dalla pm Francesca Eva. Gli accertamenti sarebbero volti a far chiarezza sulle cause del decesso e sulla eventuale dinamica. Sul corpo del 49enne è stato eseguito un accertamento esterno da parte del medico legale. La procura sta però valutando se disporre un'autopsia per capire se il decesso è stato immediato oppure no. In caso non si trattasse di una morte improvvisa e immediata, potrebbero essere necessari infatti ulteriori approfondimenti per capire se l'uomo si sarebbe potuto salvare e se ci possano essere, quindi, delle responsabilità da imputare.