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Domenica, 1 Ottobre 2023
Cronaca Campoluci

Morì in moto vicino casa, dilemma sulla dinamica: Procura dispone accertamento. Spunta un video

Nell'incidente morì Daniele Saltapari. Domani udienza per conferire l'incarico a un consulente della pubblica accusa che eseguirà un accertamento irripetibile. La telecamera di sorveglianza della chiesa di Campoluci ha ripreso l'evento

Daniele Saltapari aveva 31 anni, era appena uscito dal lavoro e stava tornando a casa per il pranzo quando, in sella alla sua moto, è rimasto vittima di un terribile incidente stradale. Era il 7 giugno scorso. Il giovane si trovava a poche centinaia di metri dalla propria abitazione di Campoluci, nei pressi dell'incrocio tra la statale della Libbia e Patrignone quando avvenne lo scontro con un autocarro. Un incidente la cui dinamica non è stata ancora del tutto chiarita, tanto che la pm Chiara Pistolesi, che coordina l'inchiesta per omicidio stradale aperta dalla Procura, dopo aver esaminato accuratamente gli esiti dei rilievi della Polizia Municipale, le planimetrie e la documentazione allegata (quali foto e video di telecamere di sorveglianza) ha deciso di conferire un incarico per una accertamento irripetibile all'ingegner Fabio Cané. L'obiettivo è quello di capire di fatto da cosa è stato causato l'impatto, anche alla luce di un nuovo elemento: un video di una telecamera di sorveglianza che, pur se da lontano, avrebbe colto elementi fondamentali che potrebbero essere dirimenti.

Anche la famiglia del 31enne, assistita dal legale Corrado Brilli, nominerà un proprio perito che prenderà parte all'accertamento, si tratta di Paolo Ferri.

La telecamera della chiesa e la seconda auto sulla strada

A capire che una telecamera poteva aver ripreso lo scontro è stato il padre di Daniele, Mauro. Vivendo a Campoluci e vedendo che una delle telecamere della chiesa dei santi Pietro e Paolo (Campoluci) punta verso la strada teatro dello scontro, ha pensato che le immagini registrate in quel drammatico 7 giugno avrebbero potuto fare chiarezza sulla dinamica.

Così ha chiesto di poterle vedere e le ha consegnate agli inquirenti affinché le potessero acquisire e valutare. Data la distanza tra l'obiettivo e il luogo del sinistro potrebbe essere necessario un intervento tecnico per estrapolare i frame utili a capire ogni singolo movimento dei mezzi. Emergerebbe la presenza di un'auto che transitava lungo la Libbia proprio in quegli attimi: chi era al volante potrebbe aver visto qualcosa? Forse con la sua testimonianza potrebbe chiarire cosa è accaduto. 

Altro dilemma cui dare risposte è quello sulla provenienza e sulla direzione dei mezzi coinvolti. La moto di Saltapari procedeva in direzione Arezzo, ma non ci sarebbe la certezza - soprattutto stando a quanto emerso dalle immagini - che anche l'altro mezzo si muovesse nella stessa direzione.  Potrebbero dunque insinuarsi dubbi sull'ipotesi inizialmente paventata di un sorpasso. 

L'accertamento per chiarire la vicenda

Dilemmi che dovranno essere chiariti con l'accertamento irripetibile che eseguirà il consulente della procura - e al quale prenderà parte il perito nominato dalla famiglia - e i cui risultati arriveranno nei mesi successivi. La moto di Saltapari e l'autocarro sono ancora sotto sequestro e a disposizione delle autorità, che potranno svolgere ulteriori verifiche.

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