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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Cronaca Bibbiena

Morì nel frantoio per gli inerti, chiesta una nuova archiviazione

L'incidente fatale per il 52enne casentinese è avvenuto il 25 gennaio del 2022. Brenda era un operaio esperto e stava svolgendo un turno al frantumatore per inerti quando è scomparso dalla vista del collega che stava lavorando con lui. Fu ritrovato all'interno del macchinario, senza vita

Ancora una richiesta di archiviazione per la morte sul lavoro di Francesco Brenda. L'istanza è stata depositata nei giorni scorsi dal pm Marco Dioni e adesso il gip Claudio Lara, che aveva già disposto una proroga delle indagini, dovrà valutare con una nuova udienza. 

Lo scorso 30 ottobre il perito incaricato dal gip, Fabio Canè, ha illustrato l'esito dell'accertamento probatorio svolto nel luogo dove è avvenuta la tragedia. Incidente, fatalità, distrazione o gesto estremo: gli inquirenti hanno valutato tutte le piste. Alla perizia era stato affidato il compito di chiarire la dinamica per far luce su eventuali responsabilità. In particolare gli era stato chiesto di chiarire se quel parapetto di protezione fosse stato, come ha sostenuto fin dall'inizio la famiglia dell'uomo assistita dall'avvocato Fabio Appiano, troppo basso per salvaguardare l'incolumità del lavoratore e se altri elementi possano aver concorso nel determinare la tragedia (come l'assenza del casco).

L'incidente sul lavoro

L'incidente fatale per il 52enne casentinese è avvenuto il 25 gennaio del 2022. Brenda era un operaio esperto dell'azienda Mariotti, che si occupa di calcestruzzi. Stava svolgendo un turno al frantumatore per inerti quando è scomparso dalla vista del collega che stava lavorando con lui. Fu ritrovato all'interno del macchinario, senza vita. 

La ricostruzione del perito

Il dramma si sarebbe consumato in pochi minuti e più elementi secondo la perizia potrebbero aver concorso alla caduta dell'uomo. Pare che il parapetto posto a protezione della bocca del frantumatore, nel punto laterale distasse dal suolo 69 centimetri. In quel punto Brenda potrebbe essersi appoggiato - o forse seduto - per riposarsi, voltando le spalle all'imboccatura della tramoggia. Poi potrebbe aver perso l'equilibrio ed essere caduto all'indietro. 

Probabilmente, anche se avesse indossato il casco di protezione, l'operaio non avrebbe potuto salvarsi. Ma se il parapetto fosse stato più alto le cose sarebbero potute andare diversamente? Si chiede la famiglia.

 L'unico indagato in questo momento è il proprietario dell'azienda Mariotti. 

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