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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Bibbiena

Tragedia sul lavoro, autopsia per chiarire le cause dell'incidente. Titolare indagato

Il pm Marco Dioni ha disposto un accertamento sul corpo di Francesco Brenda per cercare di chiarire le cause della caduta all'interno del frantoio: dubbio di un malore

L'autopsia è stata disposta e si svolgerà questo pomeriggio all'ospedale di Siena. Per far chiarezza sulla morte di Francesco Brenda, l'operaio 51enne che ha perso la vita l'altro ieri nell'azienda Mariotti Calcestruzzi di Bibbiena, il pm Marco Dioni ha disposto l'accertamento. Le ipotesi sulle cause dell'incidente sono molteplici e l'esame autoptico potrebbe essere chiarificatore. Uno dei principali dubbi degli inquirenti, che come sempre in questi casi indagano per omicidio colposo, è che l'uomo possa aver avuto un malore a causa del quale potrebbe essere caduto dentro al macchinario che stritola inerti. Un volo di due metri circa, a testa in giù e pare con le braccia lungo i fianchi, che non gli ha lasciato scampo. L'autopsia dunque dovrà stabilire quali potevano essere le condizioni di Brenda al momento della tragedia. 

Intanto nel registro degli indagati è stato scritto il nome di Antonio Mariotti, titolare dell'azienda. Un atto dovuto, che permette all'uomo di poter prendere parte agli accertamenti e nominare periti. 

Le indagini sulla dinamica non si fermano. L'altra ipotesi, oltre a quella del malore, è quella di un guasto meccanico: un malfunzionamento che potrebbe aver spinto il 51enne a lasciare la postazione protetta dove stava lavorando. 
Anche il servezio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro sta svolgendo accurate verifiche. In particolare sulla regolarità della protezione della postazione: stando ai rilievi eseguiti, la balaustra era alta circa 80 centrimetri.  

Pare che Brenda non fosse solo in turno in quel momento, è possibile dunque che qualcuno possa aver notato qualche dettaglio che potrebbe far capire meglio cosa è avvenuto. Ma al momento dalle testimonianze raccolte da tecnici e inquirenti non sarebbe emerso nulla. 

Intanto il Casentino piange il suo "gigante buono". Brenda, conosciuto come "Ghiasa", aveva due figli di 14 e 8 anni. Guidava spesso i grandi mezzi dell'azienda, dove lavorava da tantissimi anni, ed era facile incrociarlo sulle strade della vallata. 

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