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Cronaca

30enne deceduto al San Donato. Aveva contratto il Covid ma è morto per altre patologie

Il bollettino dei nuovi contagi di ieri non lo menziona. La morte, per come è arrivata, è stata imputata alle gravi patologie pregresse del ragazzo in base a specifici parametri sanitari

Morto con il Covid sì, morto per Covid no. Questo quanto si apprende da fonti sanitarie. L'Asl Toscana Sud Est non ha classificato come decesso a causa del contagio da coronavirus quello del 30enne residente a Levane e originario di Quarata. 

Ecco perché il bollettino dei nuovi contagi di ieri non lo menziona. La morte, per come è arrivata, è stata imputata alle gravi patologie pregresse del ragazzo, in base a specifici parametri sanitari.

Il giovane è deceduto sabato sera nella Rianimazione dell'ospedale San Donato di Arezzo dopo quasi un mese di ricovero. Un primo tampone lo aveva effettuato a fine ottobre perchè risultato contatto stretto di caso. Quella risposta però non è arrivata, tanto che il 24 novembre ne ha fatto un altro che gli ha dato un esito di debolmente positivo al Covid-19. Sono poi passati i 21 giorni canonici con i quali, senza sintomi, la persona si può considerare guarita, ma proprio la mattina del 25 dicembre si è svegliato con la febbre alta.

Ha contattato la guardia medica e poi l'Usca e la sera dello stesso giorno di Natale è stato ricoverato all'ospedale di Arezzo dove, in ingresso è stato sottoposto a un altro tampone, risultato positivo. I primi giorni li ha passati nell'Area Covid, poi in Rianimazione dove è morto sabato sera. Grazie all'organizzazione del reparto ha potuto ricevere le visite dei suoi familiari anche in questi ultimi giorni. Ma per la famiglia resta il dubbio di quel tampone mai refertato.

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