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Cronaca

Morti all'Archivio di Stato, il grido dei sindacati: "Un altro passo verso il baratro". I dati: 7 morti sul lavoro nel 2018

"E’ necessario agire e dare risposte concrete. Forse qualcuno si è assuefatto ai morti e gli incidenti sul lavoro, eventi che provocano reazione e cordoglio per lo spazio di alcuni giorni. Noi no. Non solo non siamo assuefatti, non solo non siamo...

"E’ necessario agire e dare risposte concrete. Forse qualcuno si è assuefatto ai morti e gli incidenti sul lavoro, eventi che provocano reazione e cordoglio per lo spazio di alcuni giorni. Noi no. Non solo non siamo assuefatti, non solo non siamo soddisfatti delle risposte che ci vengono dalle istituzioni ma siamo assolutamente determinati a confermare la vita e la sicurezza nei luoghi di lavoro quale nostro fondamentale e prioritario impegno".

E' una dura presa di posizione quella dei sindacati Cgil Cisl e Uil. Il dramma aretino di questa mattina, nel quale due dipendenti dell'Archivio di Stato - Filippo Bagni e Piero Bruni - hanno perso la vita, ha colpito profondamente la città e ha spinto ad una profonda riflessione.

Con la tragedia all’Archivio di Stato si è fatto un ulteriore passo verso il baratro. La conferma è che non sono a rischio solo i tradizionali settori manifatturieri ma anche gli altri, quelli genericamente indicati come “dietro una scrivania”. E stavolta la morte è entrata in un ufficio dello Stato, quello stesso Stato che dovrebbe garantire, istituzionalmente, la regolarità e la salubrità di ogni lavoro.

I DATI

Proprio pochi giorni fa i sindacati avevano incontrato il Prefetto per ribadire la loro preoccupazione di mfronte al numero crescente di incidenti sul lavoro. I dati infatti parlano chiaro: ad oggi sono 7 i morti sul lavoro in provincia di Arezzo e oltre quaranta gli incidenti che si sono verificati nei primi otto mesi dell'anno. Una vera e propria emergenza che riguarda ormai settori diversificati, compresi gli uffici dello Stato.

Come organizzazioni sindacali abbiamo incontrato, non più di quindici giorni fa, il Prefetto ribadendo per l’ennesima volta la nostra richiesta di riattivazione del tavolo sulla sicurezza nel lavoro. Confermiamo questa richiesta chiedendo che sia per i livelli istituzionali (Prefettura, Inail, Ispettorato del Lavoro, Usl) che per il sistema datoriale (non solo le associazioni di categoria ma anche enti pubblici e aziende di servizi pubblici) la difesa della salute e della vita nei luoghi di lavoro sia assunta come priorità. Non ci stiamo a che gli impegni assunti rimangano ancora un’altra volta scritti senza concreti passi successivi, i momenti di confronto devono trovare evidente applicazione nella quotidianità del lavoro privato e pubblico. Non accettiamo la sicurezza come variabile non dipendente da nulla e da nessuno, tantomeno da ragioni di profitto o di scarsità di risorse. Nessuna donna e nessun uomo deve lavorare in situazioni che possono portare alla sua morte o alla sua invalidità. In attesa di risposte che consideriamo doverose e immediate, porgiamo le nostre condoglianze alle famiglie dei due dipendenti dell’Archivio di Stato. E le esprimiamo la vicinanza e l’affetto non solo dei sindacati ma di tutti i lavori che abbiamo l’onore di rappresentare.

Anche Ugl interviene : "un evento ancor più grave rispetto al fatto che è accaduto all’interno di un immobile dello Stato che, a quanto si apprende, era stato revisionato circa venti giorni fa - ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGLChiediamo al Governo che vengano revisionati tutti gli uffici pubblici attraverso un censimento nazionale che preveda una valutazione dello stato attuale degli immobili, sia per prevenire le tragedie sia per permettere ai dipendenti di lavorare in luoghi sicuri. Basta morire sul lavoro.”

CSA RAL: "IN CASO DI PROCEDIMENTO PENALE CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE"

"Non è il momento delle polemiche bensì del cordoglio e della fattiva vicinanza alle relative famiglie" dice il coordinamento del Csa Ral attraverso il suo portavoce Roberto Prestigiacomo. "Tuttavia, fermo restando le risultanze delle indagini dell'Autorità Giudiziaria, già da ora questa Organizzazione sindacale comunica che, ove venisse incardinato un procedimento penale atto ad evidenziare eventuali responsabilita' sull'accaduto, il CSA RAL si costituirà parte civile".

LUTTO CITTADINO

Intanto ieri il sindaco Ghinelli esprimendo il proprio cordoglio per la morte dei due dipendenti, ha annunciato anche un giorno di lutto cittadino il giorno nel quale si svolgeranno i funerali delle due vittime del lavoro: esposizione delle bandiere a mezz'asta negli edifici comunali e invito agli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche dei negozi contestualmente alle celebrazioni delle esequie.

“Sono davvero giorni molto tristi per la città, sconvolta in poche ore da eventi tragici e dolorosi. Attendiamo tutti la ricostruzione definitiva di quanto accaduto questa mattina. Adesso, a nome mio personale e della città tutta, esprimo il mio cordoglio più sincero alle famiglie colpite dal lutto”.

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