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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Addio ad Antonio Zucchi, il ricordo: "Tutta Arezzo gli deve qualcosa"

Il toccante saluto della famiglia Squarcialupi, che tramite Cristina ricorda la figura dell'imprenditore che per decenni giudò UnoAerre. Ghinelli: "Schivo e schietto ha affrontato i momenti difficili a testa alta"

"Tutta Arezzo deve qualcosa alla famiglia Zucchi. Le comunità della UnoAerre e Chimet le devono una parte importante della loro storia. Con Antonio scompare un pezzo di queste comunità ed anche un pezzo della città". Sono parole toccanti quelle pronunciate da Cristina Squarcialupi, che a nome della sua famiglia (oggi alla guida di UnoAerre e Chimet)  ricorda la figura di Zucchi, morto venerdì scorso. 

"La notizia della scomparsa del commendator Antonio Zucchi - scrive Squarcialupi - ci ha raggiunti durante la fiera di Vicenza, un luogo in cui ancora risuona il suo nome. Il senso di vuoto che ci lascia è parso quindi amplificato da questa coincidenza, proprio come accade quando si perde una persona di famiglia. 
Tutta Arezzo deve qualcosa alla famiglia Zucchi. La mia famiglia, insieme a Unoaerre e a Chimet, si unisce con profondo affetto alla famiglia Zucchi in questo momento dì dolore".

La famiglia Squarcialupi è oggi alla guida di UnoAerre. La vicinanza tra Sergio Squarcialupi e Zucchi era forte. Alcune delle ultime immagini pubbliche che li ritraggono insieme, in un momento di gioia, risalgono al marzo del 2016, quando furono celebrati i 90 anni della Unoaerre. Zucchi e Squarcialupi-2

Il decesso di Zucchi - che aveva 81 anni - risale alla giornata di venerdì, ma la notizia è stata resa nota solo oggi a funerali già avvenuti. Zucchi fu l'erede dei fondatori della celebre azienda orafa aretina fondata negli anni Trenta. Raccolse infatti il testimone, insieme a Vittorio Gori, negli anni Sessanta e visse il passaggio allo storico stabilimento di via Fiorentina. 

Anche il sindaco di Arezzo ha espresso il suo cordoglio:  "La notizia della scomparsa di Antonio Zucchi mi ha colto di sorpresa e profondamente addolorato" ha detto, ricordando come il suo nome sia legato alla crescita della città in modo "indissolubile".

"Ho sempre riconosciuto in lui una persona di grande concretezza e pragmatismo. Personaggio schivo e discreto, ha passato momenti delicati per se e per l’azienda che guidava, sempre affrontati a testa alta e con coraggio. Con lui se ne va un altro pezzo di storia di Arezzo, ma di lui rimane non solo il ricordo, ma una impronta significativa del tessuto produttivo d’eccellenza della nostra città". 

Anche il presidente Massimo Guasconi ed il segretario generale Marco Randellini, a nome di tutta la Camera di Commercio di Arezzo-Siena, ricordano con commozione Antonio Zucchi, dal 1997 al 2007 membro del Consiglio camerale. "Con la sua scomparsa il nostro territorio, il mondo associativo e quello economico perdono un protagonista che ha contribuito in maniera determinante  alla crescita dell'industria orafa e della gioielleria aretina e italiana. Desideriamo altresì esprimere il più profondo cordoglio e la nostra più commossa vicinanza a tutti i suoi  familiari".

E l'intera città in queste ore sta rendendo omaggio a Zucchi. I commenti sui social su susseguono: con parole cariche di stima e commozione. "Sono davvero dispiaciuto. Se ne va una Persona straordinaria, che ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo sociale ed economico di Arezzo", scrive Giuseppe Salvini  (ex segretario generale della Cciaa). "Mi spiace profondamente. Il mio cordoglio alla famiglia", sottolinea Piefrancesco Chiericoni ( ex araldo della Giostra). E poi i tanti pensieri e abbracci per la famiglia, da quello di Giovanna Carlettini (assessore del comune di Arezzo) a quello di Giacomo Cherici (presidente di Aisa) fino ai ricordi dei tanti che lo hanno conosciuto.

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