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Cronaca

Morte di Enrico Occhini, arrivata la perizia sulle condizioni dell'investitore a processo

Deve rispondere di omicidio stradale, ma se fosse confermata la perizia cadrebbe un'importante aggravante

E' arrivato l'esito della perizia che Giulia Soldini, giudice presso il Tribunale di Arezzo, ha chiesto in merito alle condizioni in cui si trovava il 34enne di origini albanesi che si trovava alla guida dell'auto che si scontro fatalmente con la moto di Enrico Occhini. Il 33enne di Palazzo del Pero morì sul selciato della strada statale 73 e per il suo investitore partì l'accusa di omicidio stradale. 

L'accertamento è stato condotto dalla dottoressa Vanessa Valeri e sarà quindi disponibile in tempo per la prossima udienza fissata per mercoledì 29 giugno. Le anticipazioni, come riporta il Corriere di Arezzo, parlano di mancanza di elementi scientifici che possano confermare con certezza l'uso di sostanze stupefacenti da parte del 34enne prima di mettersi alla guida della sua auto. I componenti riscontrati nel sangue, come le benzodiazepine, potrebbero essere spiegabili con quello che fu somministrato dai soccorritori nel momento dell'incidente, nel quale lo stesso automobilista rimase ferito.

La perizia era stata richiesta dopo che l'avvocato Alessandro Mori, difensore dell'imputato, aveva prodotto due consulenze tecniche sulla dinamica dell'incidente e sulla spiegazioni della presenza di certe sostanze nel sangue. 

Rispetto all'alcol invece gli fu riscontrato uno 0,7ml/l, quindi sopra i limiti di legge.

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