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La tragedia

Travolta dal bus e morta dopo cinque mesi: "Chiederemo l'autopsia. Lucia non si è mai risvegliata"

Dopo l'incidente la giovane era stata portata a Siena e poi trasferita in un centro di riabilitazione del Valdarno

Un impatto violentissimo, di fronte a tanti aretini che nell'ora di punta stavano passeggiando nel centro cittadino. E' morta dopo cinque mesi di agonia Lucia Guida, la 23enne che lo scorso 20 luglio fu travolta da un autobus in via Roma. Il decesso è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì a Montevarchi: la giovane infatti era stata trasferita dall'ospedale delle Scotte di Siena ad un centro di riabilitazione. Purtroppo però le sue condizioni non erano mai migliorate: il trauma encefalico riportato nell'impatto era stato devastante e la giovane non sarebbe mai uscita dal coma farmacologico. 

Adesso la procura di Arezzo, che lo scorso luglio aveva aperto un fascicolo per lesioni, sta valutando l'eventuale modifica dell'ipotesi di reato. In seguito al decesso, infatti, se venissero ravvisate specifiche responsabilità, la procura potrebbe procedere per omicidio colposo. I rilievi sull'incidente furono condotti dalla Polizia Municipale. Tra i primi a prestare soccorso fu proprio il comandante Aldo Poponcini. Nei momenti successivi al sinistro furono ascoltati vari testimoni: i loro racconti concordavano. L'autobus percorreva via Crispi in direzione via Roma, ha superato con il verde il semaforo e a poca distanza dalle strisce pedonali ha investito la ragazza. Lucia avrebbe infatti attraversato quando l'impianto semaforico segnava rosso per i pedoni. Ad esserle fatale potrebbe essere stata una distrazione o il semplice fatto di trovarsi sovrappensiero nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. Per tutti questi motivi la procura non avrebbe ravvisato reati, tanto da pensare all'archiviazione della vicenda. 

La mamma della 23enne, in seguito al decesso, si è rivolta al legale Niki Rappuoli. L'avvocato presenterà in procura un'istanza per chiedere che venga svolta un'autopsia per provare la presenza di nesso di causalità tra la morte e l'incidente. E' le probabilità che l'accertamento venga disposto sono molte: di solito infatti quando una vittima della strada perde la vita dopo molto tempo dall'incidente vengono disposti approfondimenti per escludere che siano sopraggiunte altre cause. Uno scrupolo per fugare i dubbi sulle responsabilità.

Lucia viveva a Sant'Andrea a Pigli, era mamma di una bambina. Un'adolescenza particolarmente vivace la sua, negli ultimi tempi stava cercando di portare a termine gli studi. Straziante il dolore della madre della giovane, che in questi mesi ha assistito alla lenta agonia. 

L'incidente ha colpito molto gli aretini: le condizioni della ragazza, fin dal trasferimento a Siena, erano apparse davvero drammatiche, ma molti speravano che dopo tanti mesi la situazione fosse migliorata. Invece la giovane non si è mai risvegliata e nella notte è arrivata la notizia del decesso. 

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