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Cronaca

Morì in vacanza, il pm chiede il rinvio a giudizio per i due aretini coinvolti

Ha parlato più di un'ora e mezza, ricostruendo attimo per attimo la drammatica notte dell'estate 2011 nella quale Martina Rossi - studentessa ligure 20enne - perse la vita precipitando da un balcone di un albergo di Palma de Majorca. Poi ha...

Ha parlato più di un'ora e mezza, ricostruendo attimo per attimo la drammatica notte dell'estate 2011 nella quale Martina Rossi - studentessa ligure 20enne - perse la vita precipitando da un balcone di un albergo di Palma de Majorca. Poi ha chiesto il rinvio a giudizio dei due giovani aretini, Luca V. e Alessandro A., coinvolti nella vicenda.

Il procuratore capo Roberto Rossi è stato il primo a prendere la parola questa mattina di fronte al gup Piergiorgio Ponticelli nell'udienza in cui si deciderà se i due giovani andranno a processo.

Una lunga requisitoria nella quale è stata esposta la tesi della Procura: ovvero che la giovane, quella notte del 3 agosto 2011, precipitò dal sesto piano dell'hotel Santa Ana nel tentativo di sfuggire ad una violenza sessuale. La giovane cadde dal balcone della camera che condividevano i ragazzi di Castiglion Fibocchi, sui quali oggi pende l'accusa di "morte in conseguenza di altro reato". Una requisitoria nella quale l'accusa ha tentato di demolire quella che è considerata l'unica testimonianza a favore dei due aretini, cioè quella della cameriera che vide Martina cadere nel vuoto.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata anche dalla parte civile, ovvero i genitori di Martina, Bruno e Franca, rappresentati dai legali Luca Fanfani e Stefano Savi. Quindi una breve pausa e poi la parola è passata alla difesa. Adesso saranno gli avvocati Tiberio Baroni e Stefano Buricchi a smontare la tesi dell'accusa. La decisione è attesa nel pomeriggio.
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