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Cronaca

Montesano no mask, Scanzi: "Comportamento deficiente". L'attore querela ma il tribunale gli dà torto

Il gip di Arezzo archivia il caso: non ci fu diffamazione nonostante i toni aspri, al giornalista riconosciuto il diritto di critica. Nel mirino di Montesano un post facebook e un articolo sul sito del Fatto Quotidiano, in cui Scanzi stigmatizzava un episodio in piazza a Roma dell'ottobre 2020

La querelle tra l'attore romano Enrico Montesano e il giornalista aretino Andrea Scanzi finisce con l'archiviazione di quest'ultimo, firmata ieri dal gip di Arezzo Claudio Lara. Montesano aveva denunciato Scanzi accusandolo di diffamazione nell'autunno 2020, dopo un post e un articolo polemici del giornalista, che stigmatizzavano quanto accaduto a margine di una manifestazione in piazza a Roma, in cui l'attore si era messo a battibeccare con due poliziotti perché non voleva indossare la mascherina. Dopo un anno e mezzo, il Tribunale di Arezzo ha dato però torto a Montesano, archiviando la posizione di Scanzi.

Cosa era successo in piazza a Montecitorio

Enrico Montesano è noto attore cinematografico (Febbre da Cavallo di Steno su tutti), teatrale (Rugantino) e volto dello spettacolo (ha presentato l'edizione '88 di Fantastico, quella di maggior successo di sempre). Dal 2020 ha iniziato a sostenere teorie complottistiche relative alla gestione della pandemia, scagliandosi contro le misure di prevenzione come l'obbligo di mascherina e pure contro il vaccino. Nell'ottobre 2020 Montesano ha partecipato a una manifestazione tenutasi a Roma, in piazza Montecitorio, a sostegno della liberazione di Chico Forti, imprenditore condannato per omicidio negli Stati Uniti nel 2000, la cui vicenda, in Italia, ha creato un movimento innocentista che fa leva sulla versione della difesa. Enrico Montesano si è presentato all'appuntamento senza mascherina, nonostante la seconda ondata di Covid incombente. L'attore è stato poi avvicinato da due agenti della Polizia di Stato in borghese che gli hanno chiesto di indossare il dispositivo, cosa che Montesano ha fatto in maniera riluttante, dopo aver usato toni accesi per giustificarsi, dicendo, tra l'altro: "La legge impone di andare a viso scoperto". E poi: "Non riesco a respirare".

I commenti di Scanzi e la querela

La scena del battibecco è stata ripresa e il video è circolato molto in rete. Scanzi, il 13 ottobre 2020, lo ha riproposto sul proprio profilo facebook, commentando: "Una baracconata patetica, puerile, mesta". Il 16 ottobre seguente sul Fatto Quotidiano online è uscito un articolo a firma Andrea Scanzi, in cui si parlava anche dell'episodio di Montesano. Scanzi aveva scritto: "Non venite a piangere. Se chiuderemo tutto sarà anzitutto colpa di comportamenti sommamente deficienti come questo". L'11 novembre 2020 Montesano ha querelato Scanzi, sentendosi diffamato, anche per il fatto che l'articolo era corredato da una foto dello stesso attore.

La sentenza di Arezzo

La querela ha seguito il suo iter, ma già il pubblico ministero aveva chiesto l'archiviazione che il giudice Lara ieri, 8 febbraio 2022, ha accolto al termine dell'udienza preliminare. "La forma espositiva può far ricorso - spiega la sentenza - a toni aspri, polemici, al linguaggio figurato e a quello gergale purché tali modalità risultino proporzionate e funzionali all'opinione dell'articolista". Il giudice giustifica anche le espressioni "indubbiamente offensive" perché, "considerato il contesto", esprimono "un mero giudizio critico negativo" essendo utili "alla finalità di disapprovazione". Insomma, aggiunge il giudice, per quanto le parole usate da Scanzi posssano aver procurato "disagio" a Montesano, essendo "aspre e penetranti", appaiono "proporzionate e continenti". Quanto scritto dal giornalista, per la giustizia, "ben si colloca nei limiti del diritto di cronaca".

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