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Cronaca

"Molestata durante il prelievo del sangue", l'accusa di una ragazza. Indagine interna della Asl

L'episodio si sarebbe verificato al punto prelievi. Un operatore del personale sanitario avrebbe palpeggiato la giovane all'inguine e fatto delle avances. La nota dell'associazione Collettivae che ha raccolto la testimonianza

Un grave episodio è stato denunciato nelle scorse ore da parte dell'associazione Collettivae di Arezzo, che si occupa di sensibilizzazione su violenza di genere e pari opportunità: una donna sarebbe stata pesantemente molestata nel corso di una prestazione all'ospedale San Donato di Arezzo, da parte di un operatore del personale sanitario. La Asl Toscana Sud Est, a seguito della pubblica denuncia, ha avviato un'indagine interna. Collettivae invece fa sapere che "si è già attivata per chiedere provvedimenti e sanzioni disciplinari tramite opportuni canali".

Le molestie e le avances

Collettivae è un'associazione di promozione sociale nata nel 2021 ad Arezzo. Tra le finalità del collettivo c'è l'ascolto e l'aiuto di vittime di discriminazione e violenza, come in questo caso, stando al racconto fornito dalla vittima. "Vi segnaliamo un serio episodio - spiegano dall'associazione - avvenuto all’ospedale San Donato di Arezzo, riferitoci da una donna che ci ha contattato. Si è recata al Punto Prelievi ed ha subito pesanti molestie". L'episodio sarebbe avvenuto sabato mattina, 4 dicembre, ai danni di una giovane: una ragazza sotto i 30 anni. L’uomo - secondo la ricostruzione di Collettivae - avrebbe "toccato la donna nelle parti intime (all'inguine, nda), proferendo commenti riferiti alla sua fisicità e rivolgendole domande relative alla sfera privata e intima, oltreché pesanti avances".

La donna non sarebbe riuscita ad identificare il responsabile, "avendo desiderato solo allontanarsi il più velocemente possibile al termine della procedura medica. Purtroppo era sola all’interno del box e non ci sono testimoni diretti dell’accaduto, se non un’amica che l’ha vista evidentemente scossa dopo la sua uscita dall’ospedale", prosegue Collettivae.

Non sarebbe l'unico caso

E non si tratterebbe dell'unico episodio. "In queste ore, un’altra donna ci ha riferito di aver subito la medesima esperienza" e "presumibilmente da parte dello stesso uomo". Anche in questo caso la vittima sarebbe una under 30. Infine un appello: "se vi riconoscete in questa storia e se vi sentite pronte ad esporvi, contattateci, anche in forma anonima. Vi assisteremo lungo l’iter, indicandovi le vie percorribili e supportandovi in ogni modo possibile. Poniamo fine all’istituzionalizzazione delle violenze, non possiamo più tollerare di sentirci violate, non sicure e non tutelate", conclude la nota dell'associazione.

La risposta della Asl

Non si è fatta attendere la risposta della Asl Toscana Sud Est a proposito del presunto episodio di melestie, che ha avviato un'indagine interna. "In merito alla segnalazione fatta dall'associazione Collettivae (...) - spiega una nota dell'azienda sanitaria - si comunica che la direzione aziendale si è immediatamente attivata, avviando indagine interna, per verificare i fatti denunciati e le eventuali responsabilità del personale Asl. Se saranno accertate responsabilità verranno presi provvedimenti di natura disciplinare e con invio dell’esito delle indagini alla Procura della Repubblica".

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