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Cronaca

"Non molestò 12enne durante il bagno in piscina", 49enne assolto: il fatto non sussiste

Nei giorni scorsi è stata pronunciata la sentenza nei confronti di un professionista accusato di aver fatto avances durante un bagno in piscina sulla figlia della compagna. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni

Assolto perché il fatto non sussiste. Il collegio del tribunale di Arezzo, presieduto dal giudice Giovanni Fruganti, si è così pronunciato nei giorni scorsi sul professionista 49enne a processo con l'accusa di aver compiuto atti sessuali nei confronti della figlia minorenne della compagna. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni: è questo infatti il tempo che si è preso il collegio per depositare l'atto.

La vicenda

La vicenda risale all'estate del 2017. Era agosto e l'uomo, insieme alla compagna e alla figlia 12enne della donna stavano trascorrendo un pomeriggio nella piscina di un'abitazione in Casentino. Ad un certo punto la madre si è allontanata per qualche minuto: secondo l'accusa in quei pochi attimi sarebbero avvenuti gli atti imputati all'uomo. A raccontarli sarebbe stata, in un secondo momento, proprio la 12enne che si è rivolta sia alla madre sia al padre, affermando che l'uomo le avrebbe dato un bacio e che l'avrebbe palpeggiata. La mamma, appena udito il racconto, si rivolse ai carabinieri.

La giovanissima era stata ascoltata anche in incidente probatorio, in modo da poter trasformare il suo racconto in un elemento di prova.  In quell'occasione aveva confermato quanto già raccontato ai genitori.

La giovanissima e il padre sono rappresentati dall'avvocato Saverio Agostini. La difesa del 49enne è rappresentata dagli avvocati fiorentini Antonio Voce e Sofia Bernardini.

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