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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Millesi e Peccarisi, due ex amaranto nel nuovo scandalo scommesse che scuote la B

Ci sono anche due ex amaranto coinvolti nel nuovo scandalo scommesse che sta scuotendo la Serie B: Francesco Millesi, centrocampista, all'Arezzo per pochi mesi nella stagione 2014/2015, e Maurizio Peccarisi, difensore di passaggio in Toscana nel...

Ci sono anche due ex amaranto coinvolti nel nuovo scandalo scommesse che sta scuotendo la Serie B: Francesco Millesi, centrocampista, all'Arezzo per pochi mesi nella stagione 2014/2015, e Maurizio Peccarisi, difensore di passaggio in Toscana nel 2003. Dieci arresti, 7 persone indagate e la pesante mano della Camorra dietro: l'operazione condotta dal pool investigativo di Napoli è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Beatrice, quello di Calciopoli.

Al centro dell'inchiesta ci sarebbero il clan malavitoso "Vanella Grassi" di Secondigliano e due partite di calcio dell'Avellino relative alla stagione 2013/2014: Avellino-Reggina 3-0 e Modena-Avellino 1-0. Il nome più noto tra i calciatori indagati nell'ambito dell'inchiesta napoletana è quello di Armando Izzo, difensore del Genoa tra i pre-convocati di Antonio Conte per lo stage della nazionale italiana a Coverciano in vista degli Europei di giugno.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, due degli arrestati, Antonio e Umberto Accurso, sarebbero esponenti dei Vanella Grassi e avrebbero - in relazione a una delle partite incriminate - promesso 200mila euro, per poi consegnargliene 30mila, a Millesi, attraverso un intermediario. Millesi avrebbe usato il denaro, secondo l'accusa, per cercare di corrompere altri giocatori della sua squadra. Tra le ipotesi del pool che sta indagando c'è l' "influenza" su Peccarisi per agevolare la rete del Modena contro l'Avellino. Per quanto riguarda l'altro match, l'intermediario del clan avrebbe offerto 50mila euro a Millesi per agganciare e corrompere giocatori della Reggina e favorire il 3-0 finale. A sostanziare l'indagine c'è anche un'intercettazione; a proposito di questo secondo match si dice: "Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena".

Secondo il quadro accusatorio, gli Accurso avrebbero scommesso 400.000 euro per ogni incontro, guadagnandone 60mila e 110mila.

Alla fine di quel torneo cadetto del 2013/2014, Millesi - colonna dell'Avellino - venne dapprima relegato in panchina, poi - in occasione delle ultime due gare di campionato - non fu nemmeno convocato. Il suo contratto, dopo sette stagione tra i Lupi (non consecutive, dal 2003 al 2006 e dal 2010 al 2014) non venne rinnovato, e il calciatore si accasò nel settembre successivo proprio ad Arezzo. Pochi mesi in Lega Pro, 16 presenze, 2 gol e poi di nuovo via. A gennaio fu ceduto all'Ischia Isolaverde, dove chiuse la stagione. Quest'anno ha giocato con l'Acireale.

Foto (Facebook): Millesi con la maglia dell'Avellino

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