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"Mi hanno detto: Martina ha preso la ricorsa e si è buttata dalla finestra. Ma lei non era depressa"

Un'udienza particolarmente attesa quella di stamani relativa al processo sulla morte di Martina Rossi. Tra i tanti testimoni chiamati a ricostruire quell'alba di tragedia, tra il 2 il 3 agosto 2011, a Maiorca, oggi ci sono anche le amiche genovesi...

Un'udienza particolarmente attesa quella di stamani relativa al processo sulla morte di Martina Rossi. Tra i tanti testimoni chiamati a ricostruire quell'alba di tragedia, tra il 2 il 3 agosto 2011, a Maiorca, oggi ci sono anche le amiche genovesi di Martina, che con lei erano in vacanza.

Isabella, in particolare, ha ricordato come Martina non avesse manifestato propositi suicidi, che in quei giorni fosse di umore variabile, come una ragazza della sua età alle prese con lo stress degli esami universitari. Ma che fosse partita felice per quella vacanza: insomma, la ragazza ha detto di non aver ravvisato motivi che potessero preoccupare Martina Rossi al punto da buttarsi dalla finestra dell'hotel.

Sono due le persone indagate nel processo, entrambe per "morte in conseguenza di altro reato", Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, assistiti rispettivamente dagli avvocati Tiberio Baroni e Stefano Buricchi. Secondo la procura di Arezzo, la giovane Martina precipitò dalla terrazza cercando di sfuggire a un tentativo di violenza sessuale. Isabella ha ribadito dei graffi sul collo riportati da Alessandro Albertoni subito dopo la tragedia.

L'udienza è partita con l'ammissione di due testimoni, gli amici aretini degli indagati, che con loro erano in vacanza: E.D. e F.B., assistiti dai legali Alessandro Serafini e Massimo Scaioli. Al momento della tragedia, i due ragazzi si trovavano in stanza con le amiche di Martina. Entrambi però si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, essendo accusati di falsa testimonianza in un altro processo a Genova. I magistrati liguri pensano infatti che i due ragazzi abbiano cercato di coprire i due imputati, Albertoni e Vanneschi. Il processo genovese è “congelato” in attesa della conclusione del procedimento di primo grado di Arezzo.

Poi è iniziata la testimonianza di Isabella:

Con Martina eravamo amiche dal liceo. Siamo partite per la vacanza il 1° agosto e alloggiavamo in una camera dell'hotel al piano terra.

E' stato ammesso agli atti uno schizzo della disposizione della camera rispetto alla hall che era stato fatto durante il processo genovese. Poi è ricominciata la testimonianza.

Avevamo passato il primo giorno in spiaggia, poi la sera ho litigato con Martina: il motivo era futile, se andare a ballare o meno. Uno screzio, niente di più. Il giorno dopo ci siamo chiarite e siamo tornate al mare. Avevamo conosciuto dei ragazzi italiani il giorno prima e Martina era entrata in simpatia con un giovane, Mattia: hanno passato le serata insieme e mi ha raccontato che si erano baciati. La sera della tragedia, dopo essere andata a ballare, con l'altra mia amica ci siamo appartate in camera con i due ragazzi aretini, amici di Alessandro e Luca.

La giovane ha raccontato di avere passato la notte nel terrazzo della sua stanza con uno dei ragazzi, l'amica era con un altro ragazzo sul letto di Martina. Martina è poi uscita, per lasciare appartati i ragazzi che stavano flirtando. Si è così diretta verso la camera al sesto piano, dove erano Albertoni e Vanneschi. Poi la tragedia.

Sono stata svegliata - ha detto - perché Alessandro Albertoni bussava alla porta, è entrato e aveva il collo graffiato e gli occhi lucidi, era agitato: “Martina è impazzita venitela a prendere. Ha detto di amarmi e poi di odiarmi e mi ha aggredito”. Ho detto ad Alessandro: "Un attimo, prendo le ciabatte e arrivo". Appena uscita dalla camera, dall'ascensore è arrivato Luca Vanneschi che ha detto: “Martina è caduta, Martina è caduta!”. Sono tornata in camera - ha detto la giovane tra le lacrime - ero sotto choc.

Ha anche riferito del racconto dei due giovani imputati sul come Martina sarebbe morta:

Alessandro ha detto: “Era impazzita. lei diceva: ti amo e ti odio subito dopo". Alessandro sarebbe per un attimo riuscita a calmarla, addirittura ha detto che Martina si sarebbe addormentata. Luca ha detto che lui dormiva e si è svegliato per via del rumore di piedi nudi sul pavimento, ha visto la finestra di camera, prima chiusa, che era stata aperta, e Martina che aveva preso la rincorsa per buttarsi. Poi il volo mortale.

Non ha più sentito i due ragazzi, magari tramite social?, ha incalzato il procuratore Roberto Rossi.

Non li ho più sentiti.

In aula presenti anche i genitori di Martina Rossi, assistiti dall'avvocato Luca Fanfani.

@MattiaCialini

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