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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Mi ha mandato a quel paese". Preso per il collo e minacciato, 30enne aggredito per strada

Tutto è partito da un fraintendimento e si è concluso con un'aggressione con tanto di botte e insulti. E' piena estate ad Arezzo. Lui, un 30enne senese, è appena uscito dal bar insieme ad un amico e, dato che fa un caldo infernale, si spinge...

Tutto è partito da un fraintendimento e si è concluso con un'aggressione con tanto di botte e insulti.

E' piena estate ad Arezzo. Lui, un 30enne senese, è appena uscito dal bar insieme ad un amico e, dato che fa un caldo infernale, si spinge verso il gomito le maniche della camicia. Un gesto distratto. Come tanti altri.

Negli stessi minuti un uomo, 43 anni di Napoli, sta camminando sullo stesso marciapiede in senso opposto. Vede davanti a sé il giovane che con la mano si tocca ripetutamente le braccia e non ci vede più. "Quello mi sta facendo il gesto dell'omblello". Così non ci pensa due volte. Lo ferma e prima lo ricopre di insulti e poi lo prende per il collo e lo sbatte violentemente contro il muro continuando a minacciarlo. L'episodio è quello accaduto qualche tempo fa in pieno centro ad Arezzo e che questa mattina è stato ripercorso davanti al giudice di pace Braccini. A sostenere l'accusa il pm Bernardo Albergotti. Tutto sarebbe nato da un equivoco ovvero, quello che ha portato il 43enne a fraintendere il gesto dell'altro uomo il quale si è ritrovato vittima di una situazione anomala e, a detta sua, inspiegabile.

Il giudice di pace ha riconosciuto la colpevolezza del 43enne infliggendogli una multa di 600 euro.

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