Riprendere le fila della vita di tutti i giorni. Guardare avanti, progettare, senza dimenticare il dolore ma anche, e soprattutto, il bene e l’amore condiviso. A raccontare la sua nuova normalità è Luciano Boschi, compagno di vita di Maura Corazzi, scomparsa lo scorso 14 ottobre dopo aver lottato per undici anni contro una polineuropatia che l’ha colta in seguito al terzo parto. Dieci giorni dopo la morte della donna, residente nel comune di Laterina Pergine Valdarno, è il marito Luciano a condividere una lunga e accorata lettera con medici, istituzioni, testate giornalistiche, prefetture e forze dell’ordine, con l’intento di ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato solidarietà alla famiglia. “È durissima senza Maura - scrive Luciano - i nostri figli non si meritano di rimanere bloccati emotivamente in questo stato e io, da babbo, il loro babbo, non potrò non cercare di offrire loro supporto”. I tre figli della coppia hanno 19, 15 e 11 anni. Insieme ai genitori hanno vissuto momenti indimenticabili segnati, come ricorda babbo Luciano, dalla sofferenza e dalle incertezze. Ma nonostante questo “vedete - racconta Luciano - con Maura in vita ho sempre pensato ai ragazzi in un altro modo. Sarebbero cresciuti insieme alla loro mamma, avrebbero goduto della vita accompagnandosi. Adesso non è più possibile, non sarà più così. Certo, avranno Maura presente in un altro modo ma da ora cresceranno senza di lei contando solamente sulle loro sicure capacità e aiutati dalla mia guida”.

Nella lettera Luciano Boschi rivolge un pensiero anche ai tanti amici, conoscenti e concittadini che hanno dimostrato vicinanza alla famiglia in questi lunghi anni e in quest’ultimi giorni. “Concedetemi di raggiungervi per ringraziarvi tutti dei pensieri e delle espressioni di cordoglio che avete rivolto alla nostra famiglia. E oggi, per proseguire in memoria e in onore di Maura, per le verità da offrire a miei figli, a voi tutti, con gratitudine ed affetto”.