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Cronaca

"La giustizia è ormai una corsa a ostacoli", i genitori di Martina e il rinvio del processo

La prossima udienza in Cassazione è prevista per il 7 ottobre. La prescrizione del reato incombe: maturerà tra il 20 e il 23 ottobre

Un altro colpo di scena, un altro rinvio e la prescrizione che incombe. Il processo per la morte di Martina Rossi, la studentessa ligure che ha perso la vita cadendo da un balcone durante una vacanza a Palma de Majorca, non si è concluso. Ieri in Cassazione si è celebrata una udienza attesa, che avrebbe potuto mettere la parola fine all'intero procedimento giudiziario. Invece si è conclusa con un nulla di fatto. Tutto rinviato al 7 ottobre.

"Rispettiamo la decisione della Corte ma dopo 10 anni per noi è necessario accettare questa corsa a ostacoli, ma non è che ci faccia piacere". Così Bruno Rossi e Franca Murialdo, i genitori di Martina, hanno commentato l'esito dell'udienza  uscendo dal 'Palazzaccio'.

"So - ha dichiarato il babbo di Martina ad AdnKronos - che c'è la volontà di fare, nella giustizia ho incontrato tanta gente che ha voglia di fare, ma ci sono stati anche bastoni tra le ruote. Ci sono dinamiche nella giustizia che vanno cambiate, non è possibile che siano così".

Per i legali dei genitori, gli avvocati Luca Fanfani e Stefano Savi, "c'è un po' di tristezza e amarezza per questo rinvio ma la cosa importante è che il rinvio sia stato fissato al 7 ottobre e quindi entro i termini di prescrizione".

La richiesta di rinvio e le motivazioni

I difensori dei due aretini imputati, gli avvocati Stefano Buricchi e Tiberio Baroni, hanno avanzato "sollevato un'eccezione perché non c'erano i criteri per celebrare il processo nella sezione feriale. Abbiamo chiesto che venisse riassegnata la Quarta sezione - spiega Buricchi - quella che inizialmente era stata assegnata dopo il ricorso del mio assistito Luca Vanneschi. Solo dopo l'arrivo in ritardo del ricorso di Albertoni fu cambiata l'assegnazione della sezione. E noi, dato che la prescrizione dovrebbe cadere tra il 20 e il 23 ottobre, abbiamo chiesto il rinvio".

La corte ha accolto l'istanza della difesa accordando il rinvio e di fatto affidando così la sentenza alla Quarta sezione. 

Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni sono stati condannati a 3 anni per tentata violenza sessuale nel processo di appello bis a Firenze lo scorso 28 aprile. La seconda sezione della Corte d'Appello di Firenze nelle motivazioni sostiene che  "l'unica verità processuale" emersa dal procedimento bis, "è quella che porta a ritenere che la mattina del 3 agosto 2011, all'interno della camera 609 dell'albergo Santa Ana di Palma di Maiorca, Martina Rossi venne aggredita da entrambi gli imputati (gli aretini Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni ndr), i quali erano salati evidentemente per l'uso di hashish e la ragazza reagì con forza a questa aggressione ingaggiando, sicuramente con Albertoni, una colluttazione a seguito della quale provocò dei graffi al collo dell'imputato e riportò essa stessa delle lesioni". 


 

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