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Cronaca Castel San Niccolò

Maltrattamenti nella Rsa, nessuna responsabilità civile per l'Unione dei Comuni Montani del Casentino

Lo ha deciso il gup, respingendo la richiesta delle due famiglie che si sono costituite parte civile. Il processo per le angherie subìte dagli anziani nella struttura di Castel San Niccolò è stato aggiornato al 4 giugno

Nessuna responsabilità civile da parte dell'Unione dei Comuni Montani del Casentino nella vicenda dei maltrattamenti all'interno della Rsa di Castel San Niccolò. Lo ha deciso il gup, respingendo la richiesta delle due famiglie che si sono costituite parte civile al processo. L'Unione dei Comuni ha ribadito in un comunicato stampa la completa estraneità dell’ente e annunciato che si costituirà anch'essa parte civile, insieme alle famiglie delle vittime.

Sul banco degli accusati ci sono sei casentinesi, un uomo e cinque donne, tutti operatori socio sanitari, accusati di maltrattamenti nei confronti degli ospiti della residenza sociale assistita. Furono filmati dalle telecamere nascoste mentre picchiavano e insultavano gli anziani ospiti della struttura.

Il caso era scoppiato nell'aprile del 2018 grazie alle indagini dei carabinieri di Bibbiena che avevano portato alla luce "schiaffi, insulti e maltrattamenti di ogni genere", con una evidente "crudeltà mostrata dagli operatori nei confronti dei ricoverati".

Se il gup avesse deciso diversamente, l'Unione dei Comuni, pur non avendo commesso il reato, avrebbe potuto essere chiamata a risarcire i danni derivanti dalla condotta degli imputati. L'udienza preliminare si è svolta lo scorso 28 marzo, quindi il processo è stato aggiornato al 4 giugno, quando entrerà nel merito. 

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