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Cronaca

"Indaghiamo su di lei, è accusato di pedopornografia", la mail truffa che inonda le caselle di posta aretine

Si tratta di un raggiro che porta le ignare vittime, spaventate dal contenuto della mail, a rispondere "consegnando" così la casella di posta elettronica - con tutti i dati sensibili che contiene - ai truffatori

Una mail dal mittente altisonante, con un allegato a dir poco inquietante. È quella che in questi giorni stanno ricevendo molti aretini. Arriva da un fantomatico "Dipartimento investigazione criminale" e nel corpo della lettera si legge "Informazioni importanti. Questa convocazione richiede una risposta in tempi brevi". Di cosa si tratta? Quello che gli autori della lettera chiamano "Mandato per un procedimento giudiziario" in realtà è una vera e propria truffa, che porta le ignare vittime, spaventate dal contenuto della mail, a rispondere e molto probabilmente così facendo a "consegnare" la casella di posta elettronica - con tutti i dati sensibili che contiene - ai truffatori, che da quel momento potranno visionarla e appropriarsi dei contenuti. 

La mail e le false accuse 

I truffatori puntano tutto sulla paura e sul senso del pudore di chi riceve una mail vedendosi accusato di reati davvero terribili. Si legge infatti: "Vi inviamo questo mandato poco dopo un sequestro di computer sotto copertura per informarvi che siete oggetto di diversi procedimenti legali in corso. Intraprendiamo azioni legali contro di voi per: Pornografia Infantile, Pedofilia, Esibizionismo, Cyberpornografia, Offesa Alla Decenza". E ancora "Avete commesso il reato dopo essere stati presi di mira su Internet (sito pubblicitario), visitando un sito di pornografia infantile, foto/video nudi e i vostri scambi sono stati registrati dal nostro agente informatico e costituiscono la prova".

Ovviamente il destinatario, pensando a un errore e volendosi scrollare di dosso tali accuse infamanti, è spinto a rispondere alla mail proprio come vogliono i truffatori, i quali giocano anche con la paura delle vittime di poter essere additati come pedofili. Tanto è vero che una delle ultime frasi della missiva recita proprio: "Il vostro dossier sarà anche trasmesso alle associazioni pedofile e ai media per la pubblicazione affinché la vostra famiglia e i vostri parenti sappiano cosa state facendo, sarete registrati come delinquente sessuale in tutte le amministrazioni d'Europa e nel Registro Nazionale dei Reati Sessuali (Rnds)".

Cosa fare di fronte a mail di questo tipo

Nonostante l'impulso immediato a rispondere alla mail, la soluzione migliore resta quella di ignorala e cestinarla. "Evitare di rispondere, di aprire allegati sospetti o di cliccare su eventuali link", consiglia la Polizia Postale. E poi per qualsiasi dubbio è possibile rivolgersi direttamente agli inquirenti.  

In questi giorni tre persone hanno segnalato alla Polstale questa mail e sicuramente altre segnalazione arriveranno nell'arco della settimana. Purtroppo, per la legge dei grandi numeri, nonostante tante persone capiscano al volo l'intento criminale che si cela dietro alla mail, qualcuno rischia di rimanere truffato. 

"Si tratta di falsi messaggi che prospettano alla vittima una inesistente indagine penale con l’intento di indurla a ricontattare i “truffatori” ed esporsi in questo modo a successive richieste di pagamenti in denaro o di comunicazione dei propri dati personali" scrive il Ministero dell'Interno nel sito istituzionale e spiega che le "forze di polizia non contatterebbero mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali".

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