"Qui la ’ndrangheta ha una presenza stabile e strutturata". Il rapporto della Direzione antimafia
Gli interessi nella gestione dei rifiuti e nel settore turistico-alberghiero per ripulire i proventi illeciti. Il quadro nella semestrale della Dia
La criminalità di tipo ’ndranghetista continua a dimostrarsi presente e attiva in Toscana con attività illecite legate al traffico di droga, alle estorsioni e all'usura, al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti. E' quanto emerge dall'ultima relazione semestrale (luglio-dicembre 2023) della Dia, la Direzione investigativa antimafia. E a proposito di rifiuti, all'interno della relazione c'è anche un passaggio specifico, relativo a quanto accaduto nei mesi scorsi in provincia di Arezzo.
Calatruria e Keu
"Il 22 novembre 2022 la Dda di Firenze ha predisposto 2 avvisi di conclusione indagini preliminari, nell’ambito di due procedimenti tra loro collegati, già noti come Calatruria e Keu, che hanno consentito di far emergere condotte illecite nei settori degli appalti, del traffico e dello smaltimento dei rifiuti, nonché i legami tra imprenditori ed esponenti della ‘cosca Gallace di Guardavalle e la consorteria Grande Aracri di Cutro. Sono anche emersi collegamenti con imprenditori del settore conciario di Santa Croce sull’Arno. Nello specifico, sono emerse propaggini ’ndranghetiste dedite a generare un illecito regime di monopolio nel trasporto degli inerti dalla zona del Valdarno aretino a quella delle province di Firenze e Pisa, nonché plurimi reati, aggravati anche dal metodo mafioso, volti ad estromettere o assoggettare alle proprie strategie commerciali altri imprenditori locali. In tale ambito, si segnala il provvedimento di confisca, emesso il 14 dicembre 2022 dal Tribunale di Firenze, che ha interessato beni mobili e immobili, siti nelle province di Firenze, Arezzo, Pisa e Crotone, per oltre 5 milioni di euro a carico di un imprenditore calabrese residente in provincia di Arezzo e operante in Toscana nel settore dei rifiuti, già arrestato nel 2021 nell’ambito della suddetta operazione Keu”.
Il quadro generale della Toscana
Nel semestre in riferimento, il territorio toscano - spiega la relazione - ha confermato come le consorterie criminali italiane (in particolare quelle di origine calabrese e campana ben più radicate e penetranti rispetto a quelle di origine siciliana) e quelle straniere continuino la loro operatività investendo i proventi illeciti nel settore turistico-alberghiero, in quello dello smaltimento di rifiuti, e in generale negli appalti pubblici.
Presenza stabile e strutturata
"Se da una parte possiamo continuare ad affermare che non c’è un radicamento di organizzazioni criminali come invece riscontrato in Emilia, Lombardia e Veneto, possiamo parlare però di una presenza strutturata, stabile e consolidata soprattutto di ’ndrangheta e camorra", ha detto Francesca Ferrandino, prefetta di Firenze, nel corso della Conferenza Regionale della Autorità di pubblica sicurezza del dicembre 2022.
La droga in arrivo dal Sudamerica
Le consorterie criminali tendono in maniera sempre più raffinata ad infiltrarsi nel tessuto socio-economico della regione, utilizzando non solo imprenditori compiacenti o in difficoltà economiche, ma avvalendosi anche della collaborazione di professionisti e cercando, inoltre, appoggi o agevolazioni da parte di funzionari pubblici infedeli, spiega il rapporto. L’interesse principale delle organizzazioni criminali autoctone è peraltro sempre quello della gestione del traffico di stupefacenti, spesso gestito in collaborazione con la criminalità straniera, utilizzando il porto di Livorno quale centro per l’ingresso in Toscana, e più in generale in Italia, della cocaina proveniente da oltreoceano.
Mafie italiane e straniere, le peculiarità
La criminalità di matrice straniera, oltre al traffico di droga, è dedita anche ai reati estorsivi e predatori, in particolar modo con sodalizi albanesi, romeni, cinesi, magrebini e nordafricani. Le attività di matrice camorristica riscontrate negli ultimi periodi - aggiunge la semestrale a propposito della Toscana - si concentrano prevalentemente nei settori delle estorsioni, sia a carico di soggetti originari della Campania sia della Toscana, della gestione del traffico e smaltimento illecito di rifiuti, in quello del traffico di sostanze stupefacenti fino al riciclaggio di danaro ed al suo reimpiego in attività immobiliari o imprenditoriali, con particolare riferimento al settore turistico-alberghiero.