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Cronaca

Ipotesi lockdown totale in Italia: la proposta del consulente del Ministero della Salute

La richiesta da parte del consulente del ministro Roberto Speranza, Walter Ricciardi: "Serve un periodo che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, di durata limitata"

"È necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata". La proposta è arrivata ieri - riportata dall'Ansa - dal consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi. Una propospettiva simile a quella della Germania che mette in fibrillazione l'intero Paese e con cui si dovrà confrontare il nuovo esecutivo di Mario Draghi. Tanto più che ieri sera il consulente è stato ospite a Che tempo che faper dire che il ministro è d'accordo e adesso deve decidere il governo: "Credo che il ministro Speranza sia convinto di questa nuova fase, spero che il presidente del Consiglio Draghi recepisca e che il governo appoggi, ma dipende dal governo". E ancora:  "Ci siamo parlati, non si è pronunciato perché sono decisioni che deve prendere il governo e il presidente del Consiglio. Spero che il presidente del Consiglio recepisca e vada in questa direzione". La strategia del no-Covid, ha aggiunto, "ci consentirà di tornare alla normalità in mesi, non in anni".

Cosa ha detto il consulente del Ministero della Salute Ricciardi

Come riporta Today, Ricciardi ha spiegato che dal suo punto di vista è "urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata". Secondo Ricciardi "va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale". Perché è  "evidente che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno". L'obiettivo è (o dovrebbe essere) quello di scongiurare il diffondersi di pericolose mutazioni del Sars-Cov-2. Tutte le varianti del virus "sono temibili e ci preoccupano" ha detto ancora l'esperto all'Ansa, "ma, in particolare, quella inglese risulterebbe essere anche lievemente più letale e sta facendo oltre mille morti al giorno in Gran Bretagna". Per questo, ha concluso, "alcuni Paesi hanno già optato per la chiusura drastica. L'Italia è in ritardo, penso avremmo dovuto prendere misure di chiusura già 2 o 3 settimane fa".

Cosa è successo negli ultimi tempi del Governo Conte

A Che tempo che fa Ricciardi ha svelato che con il ministro Speranza "sono sempre stato in piena sintonia sul rigore delle misure, ma da settembre non siamo riusciti ad essere impattanti pienamente sulle decisioni del governo, soprattutto perché - ha concluso - il precedente presidente del Consiglio e alcuni ministri non erano d'accordo sull'adozione di misure così forti". Le sue parole hanno confermato la spaccatura tra l'ala rigorista dei ministri Boccia e Speranza e quella "aperturista". "I Dpcm si susseguivano di 15 in giorni in 15 giorni, quando noi sappiamo che la pandemia è un evento che dura mesi e in certi casi anni - ha aggiunto Ricciardi - Bisogna essere sinceri con la popolazione e dire che la situazione non potrà migliorare dopo 15 giorni. Queste cose le dico da ottobre ed è da ottobre che sappiamo che gli impianti sciistici non possono essere aperti". E a questo punto la palla passa a Mario Draghi che dovrà decidere sul da farsi.

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