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Cronaca Monte San Savino / Via della Costituzione

Ladro ucciso, venerdì l'interrogatorio di Pacini. Attesa per domani l'autopsia del 29enne

Dal 2014 ad oggi, ai carabinieri Pacini ha denunciato sei colpi: due andati a segno e quattro tentativi sfumati.

La sua verità la racconterà venerdì mattina nell'interrogatoriodi fronte al pm Claudiani, presso il Tribunale di Arezzo. Per il momento Fredy Pacini ha scelto di rimanere in silenzio. Una ricostruzione di questa concitata notte, nella quale ha sparato a due ladri che si sono introdotti nella sua officina di gommista a Monte San Savino, uccidendone uno, l'aveva fatta ai carabinieri accorsi sul posto dopo la sua chiamata alle 3,50 di notte. Dichiarazioni che però non potranno essere utilizzate vista l'assenza dei legali, ma che potrà ripetere venerdì, per spiegare meglio cosa è accaduto in quei drammatici momenti. Intanto ai carabinieri risultano 6 denunce dal 2014 ad oggi: due colpi andati a segno e quattro tentativi sfumati.

Adesso il 57enne savinese è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. La procura della Repubblica di Arezzo ha aperto un fascicolo: le indagini sono coordinate dal pm Andrea Claudiani. Il magistrato nella notte tra martedì e mercoledì è accorso sul posto. Poi, nella giornata di oggi, ha disposto l'autopsia. Domattina sarà conferito l'incarico all'équipe di Medicina Legale dell'Università di Siena. I medici dovranno capire quale dei due colpi che hanno raggiunto Vitalie Tonjoc  il 29enne alle gambe - uno al ginocchio e uno alla coscia - sia stato fatale. 

LA NOTTE DI SANGUE

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, Pacini sarebbe stato svegliato di soprassalto dal rumore della vetrata che era andata in frantumi sotto i colpi di un piccone. L'uomo da circa 4 anni dorme all'interno del capannone per difendere la propria azienda dagli assalti dei ladri che, ha raccontato, sono stati numerosissimi. Dal 2014 ad oggi, ai carabinieri ne ha denunciati sei: due andati a segno e quattro tentativi sfumati. All'interno del locale si è trovato di fronte due sagome e, armato di una Glock ha sparato 5 colpi. Tre sarebbero finiti su di un muro e due hanno raggiunto il giovane. I due ladri quindi si sono dati alla fuga. Uno è riuscito a scappare nei campi. L'altro, Vitalie Tonjoc, si è accasciato sul selciato del cortile a poco meno di 150 metri dal luogo della sparatoria. 

A quel punto Pacini ha chiamato i carabinieri i quali hanno avvisato il 118. A nulla sono valsi i tentativi dei sanitari di rianimare il giovane, che è morto di fronte al capannone. 

Notte di sangue a Monte San Savino

AUTOPSIA E INDAGINI

Attraverso l'autopsia gli inquirenti sperano di chiarire quale sia stato il colpo fatale. In un primo momento si è parlato di morte per dissanguamento per la probabile lesione dell'arteria femorale, ma le tracce ematiche non sono di quantità tale da far propendere per questa ipotesi. Più probabile una emorragia interna. L'autopsia dovrà inoltre stabilire se i proiettili hanno raggiunto il giovane frontalmente o alle spalle. Un aspetto fondamentale da chiarire, che potrebbe avere un peso importante nello sviluppo dell'inchiesta. 

Per venerdì intanto è in programma l'interrogatorio, nel quale Pacini sarà assistito dai suoi legali Giacomo Chiuchini e Alessandra Cheli. Nel frattempo il gommista ha deciso di non rilasciare dichiarazioni, vista la delicatezza della situazione. 

Intanto nelle campagne savinesi e non solo è caccia all'uomo. I Carabinieri della compagnia di Cortona, guidati da Monica Dallari, stanno svolgendo accuratissimi accertamenti. Tutte le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza della zona industriale sono state acquisite e sono al vaglio degli inquirenti. L'obiettivo è quello di riuscire a cogliere i movimenti dei due ladri (e di eventuali altri complici) prima e dopo la tragedia. I primi risultati sono attesi nell'arco di qualche giorno. 

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