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Ladri di rame saccheggiano le linee ferroviarie aretine: 34 colpi e 10mila chili di metallo spariti

Ogni volta rimanevano soltanto per qualche giorno. Due o tre al massimo. Prenotavano un bel albergo, mangiavano nei ristoranti migliori, facevano vita da turista. Poi di notte indossavano le tute e dopo ore incessanti di lavoro saccheggiavano le...

Ogni volta rimanevano soltanto per qualche giorno. Due o tre al massimo. Prenotavano un bel albergo, mangiavano nei ristoranti migliori, facevano vita da turista. Poi di notte indossavano le tute e dopo ore incessanti di lavoro saccheggiavano le linee ferroviarie da quanti cavi di rame recuperabili.

Sono in tutto sette le persone arrestate dalla polizia ferroviaria e dalla squadra mobile di Arezzo e indicate come responsabili di decine di colpi (le forze dell’ordine ne hanno contati circa 34) commessi sia in Toscana che nel Meridione. Le indagini sono partite nel luglio 2014 da una intuizione degli agenti della Polfer di Arezzo coordinati da Pasquale Fiocco. In un anno, i poliziotti sono riusciti ad identificare e ricostruire l’intricata e rocambolesca vicenda che ha visto come protagonisti 13 cittadini di nazionalità rumena dediti a questa particolare attività di riciclaggio e furto.

L’attività si è poi conclusa ieri quando la squadra mobile aretina, insieme alla polizia ferroviaria della Toscana, della Puglia e di Arezzo; con l’apporto delle squadre mobili delle questure di Roma e Bari e del commissariato di P.S. di Andria, ha dato avvio alle esecuzioni di custodia cautelare in carcere emessa il 4 giugno 2016 dal gip del tribunale di Arezzo nei confronti di: M. M. A., nato in Romania nel 1987; D. L. nata in Romania nel 1986; P. G. C. alias D. M. nato in Romania nel 1988; N. V., nato in Romania nel 1985. Tutti membri della banda del rame.

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Ma veniamo ai fatti.

“Nel marzo del 2015 in collaborazione con il compartimento polizia ferroviaria per la toscana, la squadra mobile aretina ha dato avvio ad un’attività d’indagine volta al contrasto del fenomeno dei furti di rame che avvenivano lungo le linee ferroviarie di questa provincia - fa sapere il dirigente della mobile di Arezzo, Giovanni Schettino - Le investigazioni hanno portato ad individuare un gruppo criminale composto da rumeni, permettendo di apprendere che il sodalizio fosse composto da tredici membri stabilmente dimoranti in Palombara Sabina (RM) e Andria (BAT), che si son rivelati essere dediti alla commissione di reati a diversi chilometri di distanza dai loro abituali luoghi di dimora, aggredendo principalmente il cablaggio in rame della rete ferroviaria nazionale. Durante la prima fase d’indagine gli investigatori del compartimento polizia ferroviaria per la Toscana, analizzando gli eventi delittuosi accomunabili per corrispondenza di obbiettivi, modus operandi e luoghi di commissione del delitto hanno potuto circostanziare una serie di reati certamente commessi dal medesimo gruppo criminale”.

Secondo quanto accertato durante il periodo di indagini che ha riguardato un arco temporale di quasi un anno (dal luglio 2014 al marzo 2015), i poliziotti aretini hanno accertato ben 21 colpi attribuibili alla banda del rame.

fiocco_pasquale“Era evidente che il modus operandi era il solito in ogni circostanza - ha sottolineato Pasquale Fiocco della Polfer Toscana - tutti i furti infatti sono stati commessi con le stesse modalità e tutti lungo la linea ferroviaria principale. La banda infatti era solita effettuare prima dei sopralluoghi lungo le linee per poi tornare di notte e tagliare in tranci i cavi di rame e raccoglierli in delle bobine che venivano nascoste vicino al luogo dell’operazione. In ogni caso riscontrato la procedura era questo. Non è poi da sottovalutare il grande problema di sicurezza che abbiamo scampato. Questa tipologia di colpi infatti poteva tagliare in due l’Italia e rendere completamente inutilizzabile da Direttissima. Un danno enorme che fortunatamente è stato scampato”.

In Toscana sono state depredate le linee di: Arezzo (Olmo, Indicatore, Ponticino); Montevarchi; San Giovanni Valdarno; Castiglion Fiorentino; Chiusi (SI); Reggello (FI); Figline Valdarno (FI); mentre è stato appurato che sul territorio nazionale erano stati interessati alcuni siti delle zone di Orvieto; Allerona (TR); Città della Pieve (PG); Caserta; Lavello (PZ); Melfi (PZ).

conferenza_polizia_polfer

Un routine che è stata interrotta il 23 aprile 2015 e il 14 settembre 2015. In queste due occasioni gli agenti della Polfer e della squadra mobile hanno acciuffato sette componenti dei tredici che costituivano la banda.

Il 23 aprile 2015 gli investigatori hanno arrestato in flagranza P. D., nato in Romania nel 1981; S. M., nato in Romania nel 1986 e N. V., nato in Romania nel 1985. I tre, dopo aver asportato circa 600 chili di rame in treccia metallica dalla linea ferroviaria nel comune di San Giovanni Valdarno, lo avevano caricato a bordo di una Peugeot 407 bianca con targa rumena e stavano tentando di trasportarlo per rivenderlo.

Il 14 settembre 2015 la squadra mobile con il compartimento polizia ferroviaria per la Toscana e del locale posto di polizia ferroviaria, hanno arrestato: M. I. P. nato in Romania nel 1980, A. V., nato in Romania nel 1982; L. V., nato in Romania nel 1977; S. V., nato in Romania nel 1995. I quattro, arrivati ad Arezzo alcuni giorni prima, dopo aver asportato e sguainato circa mille chili di rame in treccia metallica dalla linea ferroviaria lo avevano caricato su una Ford Focus SW e, seguiti da un’altra vettura, stavano tentando di trasportarlo per rivenderlo.

All’esito della fase conclusiva dell’Operazione “Esmeralda”, rimangono ancora attivamente ricercate altre sei persone.

In tutto i colpi accertati e attribuibili al gruppo di malviventi sono 34 per un totale di 10mila chili di rame rubati.
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