"Io, stuprata nel casolare". La polizia stringe il cerchio attorno a un uomo

Restano da chiarire i contorni del presunto stupro avvenuto in un casolare isolato della Valdichiana: un episodio raccontato dalla donna che avrebbe subito un'aggressione a sfondo sessuale mercoledì sera e su cui la procura aretina sta indagando.

Le ecchimosi sul corpo della ragazza, che probabilmente è stata legata per i polsi, lasciano poco spazio ai dubbi sul fatto che sia stata vittima di violenza. Ma sono da appurare i dettagli di un contesto, certamente di forte degrado sociale, in cui questa è maturata.

La polizia, dopo aver ascoltato il racconto della ragazza, si è messa sulle tracce dei possibili autori del crimine. Il cerchio si sta stringendo attorno a una sola persona, un cittadino magrebino regolare sul territorio aretino. Sarebbe lui il responsabile individuato dalla giovane. Le altre due persone inizialmente menzionate, un uomo e una donna, anche loro nordafricani, pur all'interno dello stesso casolare, non avrebbero partecipato e probabilmente nemmeno assistito alle violenze.

La donna dopo la notte drammatica è stata ricoverata all'ospedale San Donato di Arezzo, entrata in pronto soccorso con il codice rosa, quello destinato ai soggetti vulnerabili vittime di violenza, era stata soccorsa, in prima battuta, da un passante dopo essere uscita dal casolare.