rotate-mobile
Cronaca

Davide, l'agente che a Saione ci ha rimesso un osso: "Forse devo operarmi, ma non vedo l'ora di tornare"

Frondaroli, 45 anni di cui ventuno spesi con la polizia di Arezzo, racconta il corpo a corpo col bandito. E' stato anche sottoposto a tac per aver sbattuto la testa

Davide Frondaroli ha 45 anni, ventuno dei quali spesi al servizio della collettività di Arezzo come agente della polizia municipale (ora locale). La scorsa notte, in servizio a Saione, ci ha rimesso un osso: per arrestare un 28enne che non voleva saperne di farsi mettere le manette, ha rimediato un calcio, ha sbattuto la testa contro un cassonetto e, cadendo, si è rotto il perone della gamba destra. Ne avrà per una quarantina di giorni, almeno. Non è la prima volta che deve farsi medicare dopo un corpo a corpo contro un malvivente. Ma sa quali sono i rischi del mestiere.

Davide, avrai un po' di timore adesso?

"Macché. Non vedo l'ora di tornare al lavoro", dice sorridente.

Tu sei anche istruttore di arti marziali (Krav Maga), cerchi di limitare l'uso delle armi?

Certo. In situazioni del genere devi cercare di ridurre lo spazio a disposizione del soggetto. Che, nella circostanza, sembrava in stato di alterazione.

Avete provato a rendere il 28enne inoffensivo con il peperoncino, perché non è andata bene?

Glielo abbiamo spruzzato, ma - ad esempio - l'assunzione di stupefacenti limita l'effetto dello spray. Se la persona in questione fosse stata sotto l'effetto di qualche sostanza, praticamente non gli avrebbe fatto niente.

Ha ricevuto molte chiamate?

Tantissime, ho passato la giornata al telefono. Il sindaco Ghinelli, il comandante Cecchini, il vice Poponcini, i commissari, gli ispettori. In pratica, tutti i colleghi. E poi amici, conoscenti.

Come hai trascorso il resto della nottata?

Dopo l'arresto i colleghi mi hanno portato al pronto soccorso. Avevo sbattuto forte la testa, mi hanno fatto una tac. Fortuntamente nulla di grave. La gamba invece non è messa benissimo. Ho una frattura scomposta, forse tra qualche giorno dovrò operarmi.

36 giorni di prognosi, corretto?

Sì, ma credo dovrò star fermo un po' di più. Ho il gesso rigido fino al ginocchio e le stampelle, non posso poggiare il piede.

Diciamo un mese e mezzo?

Spero di tornare prima possibile al lavoro. Ah, e anche a praticare arti marziali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Davide, l'agente che a Saione ci ha rimesso un osso: "Forse devo operarmi, ma non vedo l'ora di tornare"

ArezzoNotizie è in caricamento