rotate-mobile
Cronaca

"Intellettuale curioso, saggio e autoironico". Il presidente dell'Accademia Petrarca ricorda Alberto Fatucchi

di Giulio Firpo* La scomparsa del professor Alberto Fatucchi rappresenta una perdita assai rilevante per la cultura aretina e crea un vuoto difficilmente colmabile. Egli si era laureato in Lettere a Firenze; tra i suoi maestri, che ricordava...

di Giulio Firpo*

La scomparsa del professor Alberto Fatucchi rappresenta una perdita assai rilevante per la cultura aretina e crea un vuoto difficilmente colmabile. Egli si era laureato in Lettere a Firenze; tra i suoi maestri, che ricordava spesso e con orgoglio, vi erano stati studiosi del livello di Giacomo Devoto e Bruno Migliorini. Fu per molti anni docente di italiano e latino nei licei, e tenne corsi d'insegnamento in università italiane e straniere.

Fu presidente della Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti nel triennio 1974-1977 (e ne era tutt'ora presidente onorario); tra la fine del 1980 e l'inizio del 1981 succedette a Luigi Vagnetti, scomparso prematuramente e improvvisamente, nella presidenza dell'Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze, carica che rivestì fino all'aprile 2003. Per onorarne l'impegno e i risultati conseguiti, l'Accademia Petrarca gli dedicò il volume, pubblicato a dicembre 2003, degli 'Atti e Memorie' (appunto con il titolo 'Studi in onore di Alberto Fatucchi'), e lo insignì della presidenza onoraria, rivestita fino ad ora. Nel 1985-1986 fu anche presidente del Rotary Club di Arezzo. E' stato membro di varie e importanti Istituzioni culturali, sia cittadine che nazionali. Fu insignito della Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica per i Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte. Partecipo' nel 1944-1945 alla guerra di liberazione nelle fila del Gruppo di Combattimento 'Legnano', inquadrato nell'Esercito Cobelligerante Italiano: un'esperienza che amava ricordare spesso e sulla quale aveva in anni recenti pubblicato un libro.

Quale presidente dell'Accademia Petrarca, a parte i pochi mesi della brevissima parentesi di Luigi Vagnetti, Fatucchi raccolse la non facile eredità di Mario Salmi, che dalle macerie (non solo morali e spirituali, ma anche materiali) della guerra aveva fatto rinascere l'Accademia Petrarca, restituendole dignità e importanza e ricollocandola, com'era stato in precedenza e com'era giusto che fosse, al centro della vita culturale cittadina. Fatucchi raccolse questo impegno e gli conferì nuovo e originale impulso: tra i suoi molti meriti si possono ricordare, in particolare, l'inedita organizzazione di importanti convegni internazionali (tra tutti, quelli su Arezzo nell'alto Medioevo, sulla Peregrinatio Egeriae, sulla pianificazione e sviluppo del territorio e su Francesco Redi), la costanza e l'impegno nella pubblicazione delle due riviste scientifiche dell'Accademia (gli 'Atti e Memorie' e gli 'Studi Petrarcheschi': questi ultimi a lui particolarmente cari anche per il costante rapporto intrattenuto, grazie ad essi, con l'insigne petrarchista Giuseppe Billanovich e con la sua prestigiosa scuola), l'inesauribile attività di organizzazione di conferenze, la premura e l'impegno profusi per la tutela del patrimonio bibliografico, archivistico e museale dell'Accademia, nonché nelle strutture della Casa del Petrarca, sia attraverso interventi di consolidamento e restauro, sia attraverso misure di innovazione e razionalizzazione (avvalendosi al meglio, per questo, della preziosa e fondamentale collaborazione di un Provveditore del livello di Giuseppe Todisco Grande, anch'egli purtroppo venuto a mancare solo poche settimane fa).

Di Alberto Fatucchi studioso vanno ricordati innanzitutto l'inesauribile curiosità intellettuale e l'impegno incrollabile, che lo hanno accompagnato praticamente fino a pochi mesi fa: l'ultima sua pubblicazione di cui io abbia avuto contezza risale ancora alla fine dello scorso marzo (la prima, su Ancharia, risaliva al lontanissimo 1973).

I suoi titoli ammontano a più di 150: in massima parte sono contributi innovativi e ricchi di spunti originali, e ciò li rende patrimonio imprescindibile per qualsiasi studio successivo. I suoi interessi furono vastissimi: per ricordarne solo alcuni (ma in questi casi il risultato è inevitabilmente riduttivo), dalla topografia storica e dalla toponomastica d'eta' etrusco-romana e medievale all'organizzazione dello spazio urbano e rurale (uno degli argomenti che più lo interessava era la centuriazione romana); dalla continuità di culto tra paganesimo e cristianesimo (intesa sia come sovrapposizione di strutture architettoniche sia come continuità di riti e credenze) alla viabilità antica e medievale.

Amore e attenzione particolare, ancorché non esclusiva, riservò, né poteva essere diversamente, ad Arezzo ed al suo territorio, e in particolare al 'suo' Casentino (era nato a Partina). Ebbe molta (e, aggiungo io, giustificata) attenzione e ammirazione per l'eredità longobarda nel territorio aretino; di Petrarca studiò in particolare aspetti legati alla vita e alle celebrazioni in tempi recenti. Ebbe particolare affetto e amicizia per Mario Salmi, a cui dedicò svariati articoli.

A chi, come il sottoscritto, ha avuto il privilegio e l'onore di godere della sua amicizia e della sua collaborazione, resta il ricordo di una persona di grande saggezza e di fermi principi, a cui si accompagnava, al momento giusto, la dose di ironia (e autoironia) indispensabile a stemperare le tensioni e a rintracciare la soluzione più sensata ai problemi che di volta in volta potevano sorgere.

Sono sicuro di interpretare il pensiero e i sentimenti del Consiglio Direttivo e dell'intero corpo sociale dell'Accademia Petrarca nel rivolgere ad Alberto Fatucchi il più sincero e affettuoso ringraziamento per tutto quello che ha fatto per la cultura in generale, e in particolare per la città di Arezzo, per l'Accademia Petrarca e per la Brigata degli Amici dei Monumenti, unitamente a un pensiero riverente e commosso.

*Presidente dell'Accademia Petrarca di Arezzo

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Intellettuale curioso, saggio e autoironico". Il presidente dell'Accademia Petrarca ricorda Alberto Fatucchi

ArezzoNotizie è in caricamento