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Cronaca

Processo Coingas, è scontro sulla costituzione delle parti civili. Tutto rinviato

I legali degli imputati hanno depositato una memoria con la quale hanno chiesto l'esclusione di parte civile dei Comuni relativamente ad un solo reato: quello di favoreggiamento

Una battaglia in punto di diritto fin dall'inizio. Si è aperta e conclusa in circa un'ora la prima udienza del processo Coingas, con schermaglie sulle costituzioni di parte civile da parte dei 19 Comuni interessati (per un reato in particolare, quello di favoreggiamento) e un rinvio al 30 novembre, in seguito ad una eccezione presentata dai difensori.

Nel processo sono imputati il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il presidente di Estra Francesco Macrì, l'amministratore unico di Coingas Franco Scortecci e altre 8 persone. A loro carico accuse a vario titolo di peculato, favoreggiamento, abuso d'ufficio e traffico di influenze. 

In aula uno stuolo di legali: difensori e parti civili alle 9 erano già presenti alla Vela. Tra gli imputati invece presenti Mara Cacioli, Franco Scortecci e Pier Ettore Olivetti Rason.

Giornata dedicata alla costituzione di parte civile

I Comuni che hanno chiesto di costituirsi parte civile sono 19. L'ultimo ad aggiungersi è stato Castiglion Fiorentino. 

I legali degli imputati hanno però depositato una memoria con la quale hanno chiesto l'esclusione di parte civile dei Comuni relativamente ad un solo reato: quello di favoreggiamento (del quale è accusato anche il sindaco Ghinelli). Secondo le difese, il danno di immagine ravvisato dai Comuni sarebbe da collegare esclusivamente al reato di peculato. La questione era stata posta nei medesimi termini anche in udienza preliminare, ma in quel caso il Gup Claudio Lara, non accolse l'istanza.

La procura, rappresentata in aula da procuratore capo Roberto Rossi e dalla pm Chiara Pistolesi, ha chiesto il rigetto dell'eccezione: secondo l'accusa gli imputati accusati di favoreggiamento avrebbero "ostacolato l'accertamento del danno e la tempestiva evidenziazione di peculato". Il procuratore ha sostenuto che le condotte negative avrebbero aggravato il danno, "ostacolando i Comuni nel prendere iniziative" che potessero porre un freno alla situazione. 

La decisione del collegio, presieduto Ada Grignani e composto dai giudici Michele Nisticò e Isa Salerno, è rinviata al prossimo 30 novembre. In quella data i difensori solleveranno le ulteriori eccezioni. 

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