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Cronaca

Incidenti all'interno della Chimet: aperte due inchieste sull'accaduto

Due inchieste di polizia giudiziaria saranno aperte ufficialmente in queste ore. L'ipotesi di reato è lesioni aggravate in conseguenza alla mancata ottemperanza delle normative sulla sicurezza neiluoghi di lavoro. Un atto dovuto in casi come...

Due inchieste di polizia giudiziaria saranno aperte ufficialmente in queste ore.

L'ipotesi di reato è lesioni aggravate in conseguenza alla mancata ottemperanza delle normative sulla sicurezza neiluoghi di lavoro.

Un atto dovuto in casi come quello che si è verificato ieri all'interno della Chimet di Badia al Pino dove in poche ore sono finiti al pronto soccorso quattro operai rimasti coinvolti in due incidenti distinti.

Sulla vicenda sono stati chiamati a fare luce i tecnici della sicurezza sul luogo di lavoro della Asl aretina che, hanno effettuato un'accurata attività di indagine volta a ricostruire la dinamica dei fatti e accertare le eventuali responsabilità. Con loro anche il personale di Arpat, vigili del fuoco e carabinieri.

Il primo incidente che si è verificato è quello che ha riguardato tre operai. Si tratta di un 35enne, un 39enne e un 52enne. Tutti stavano intervenendo su un filtro a maniche, macchinario identificato impropriamente come un forno, lo hanno aperto probabilmente convinti della sua inattività ma un istante dopo sono stati travolti da vapori ad alta temperatura. Il 35enne e il 39enne hanno inalato anche le polveri fuoriuscite dal filtro.

Un episodio importante che si è concluso al pronto soccorso dell'ospedale di Arezzo dove i tre sono arrivati senza l'ausilio del 118. I più gravi sono stati sottoposti a lavaggio polmonare e ricoverati in rianimazione, l'altro è stato trasferito all'ospedale Bufalini di Cesena a causa delle ustioni.

"Durante un’attività di manutenzione al filtro a maniche dell’impianto di abbattimento - hanno spiegato dalla Chimet - è avvenuta una fuoriuscita di polvere di carbone che ha coinvolto tre operai, di cui due di una ditta esterna, e la caduta di un oggetto che ha coinvolto una quarta persona. In loco è stata prontamente messa in atto la procedura di primo soccorso per tutti e 4 gli operai. I primi due sono stati accompagnati subito, direttamente dall’azienda, al pronto soccorso più vicino".

I vigili del fuoco una volta sul posto hanno iniziato le procedure di controllo e bonifica. Sono stati loro a parlare dell'eventualità di fuoriuscite di carbone attivo. I tecnici del Pisll di Arezzo invece hanno provveduto a raccogliere la documentazione necessaria e mettere insieme le testimonianze di chi al momento dell'accaduto era presente sul posto per comprendere nel dettaglio ogni istante dell'accaduto.

Resta da comprendere come mai il filtro a maniche non fosse spento e se dietro all'incidente si celi un errore umano oppure un malfunzionamento.

Dettagli che saranno ricostruiti dalle autorità competenti. Poco più tardi, sempre all'interno della Chimet, si è verificato un altro incidente.

Questa volta un uomo di 35 anni è stato colpito da un macchinario per il raffreddamento dell'aria caduto da 2 metri di altezza. Un impatto potente che ha provocato diverse ferite e traumi all'operaio il quale è stato trasferito in codice rosso alle Scotte di Siena.

Anche in questo caso saranno gli inquirenti a stabilire se si è trattato di una fatalità oppure se vi siano altre cause che hanno provocato il distaccamento dell'apparecchio dalla parete. Titolare delle inchieste è il pm Elisabetta Iannelli e per il momento la magistratura, sulla base dei riscontri tecnici, esclude che i due fatti siano collegati tra di loro.

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