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Incidenti stradali

24 morti e 1.500 feriti all'anno sulle strade di Arezzo. "Lieve calo. Ma quasi tutti i decessi tra i giovani nel sabato sera"

Il report del Sirss, Sistema Integrato Regionale per la Sicurezza Stradale, per il 2017

E' di 24 morti e quasi 1.500 feriti (gravi) il bilancio del 2017 per quanto riguarda gli incidenti stradali in provincia di Arezzo. I dati sono riportati dal monitor Sirss, il Sistema Integrato Regionale per la Sicurezza Stradale. Rispetto all'anno precedente si registra un calo sensibile nei tre indicatori presi in esame: incidenti, lesionati, decessi. Sia a livello provinciale che, complessivamente, a livello regionale.

Il caso Arezzo

Arezzo rappresenta la quinta provincia in Toscana per numero di morti e feriti, la sesta per numero di incidenti, anche se per popolazione è la quarta. Tuttavia incide sulla frequenza dei sinistri, ovviamente, la portata del traffico e la pericolosità delle arterie maggiori. Come detto, gli indicatori sono in calo: -3,2% di incidenti (1.065, ovvero 35 in meno rispetto al 2016), -4,9% di feriti (1.460 in totale, 76 in meno), -14,3% di morti (24 i decessi, l'anno precedente erano stati 28).

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La situazione in Toscana: +8% morti

Nel 2017 in Toscana  - recita il report - si sono verificati 16.099 incidenti stradali che hanno causato il ferimento di 21.390 persone e 269 morti. Rispetto al 2016, diminuiscono del 2,5% gli incidenti e del 2,9% i feriti, in misura superiore al dato nazionale (rispettivamente -0,5% e -1,0%); il numero delle vittime della strada selle strade toscane aumenta dell'8%, a fronte di un dato nazionale di +2,9%.

Dove si verificano gli incidenti più gravi

L'aumento della mortalità è concentrato sulle strade extraurbane e sulle autostrade (rispettivamente, +14 e +10 morti nel 2017 rispetto al 2016). "Questa tendenza è confermata anche a livello nazionale, dove nell'ultimo anno i decessi sono aumentati del 4,5% sulle strade extraurbane e dell'8% sulle autostrade".

Ci preoccupa il fatto che il numero delle vittime della strada sia in aumento, anche se calano gli incidenti mortali sulle strade regionali. E' una magra consolazione - ha detto l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli in occasione della riunione dell'Osservatorio Regionale per la sicurezza stradale - i dati del Sirss confermano quanto già evidenziato nell'anno precedente, ovvero che la gran parte dei morti sulle strade sono conseguenza del mancato rispetto delle regole e della distrazione, sempre più spesso causata anche dall'utilizzo dello smartphone durante la guida. Ciò premesso, la Regione continuerà a fare quanto è nelle sue possibilità per eliminare i punti più critici della viabilità: tra poche settimane sarà varato il nuovo bando rivolto agli enti locali, con contributi per rimuovere i fattori di rischio nelle inrastrutturale. Grazie a bandi come questo in 15 anni, sono stati realizzati quasi 400 interventi sulle strade Toscane, per un valore complessivo di oltre 250 milioni di euro. Tuttavia - ha concluso l'assessore - anche gli investimenti nelle infrastrutture si riveleranno inefficaci se non faremo un grande sforzo collettivo per far crescere una cultura della guida sicura, del rispetto della legalità e delle regole. Va in questo senso la nostra decisione di aderire dal prossimo anno scolastico al progetto Guidy, in accordo con il Miur, per promuovere la conoscenza dei segnali stradali e dei comportamenti correttida tenere sulla strada".

Gli estratti dal Sirss

Le vittime della strada sono soprattutto maschi (82%) e che il maggior numero delle vittime sono classificate come ‘utenti vulnerabili', cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote, che rappresentano il 54% del totale dei decessi. A livello anagrafico è la fascia di età compresa tra i 75 e gli 85 anni quella che, con 56 morti (21% del totale), nel 2017 ha pagato il prezzo più alto. Tra queste vittime, 38 erano alla guida di un veicolo, 3 erano passeggeri e 15 pedoni. Considerando anche altri 14 pedoni deceduti di età superiore agli 85 anni, si confermano come la categoria più a rischio (54% delle vittime). La metà dei morti di età compresa tra i 18 e i 34 anni sono deceduti in incidenti notturni (tra le 22 e le 6). Nella fascia di età 18-25 anni sono le notti di venerdì/sabato e sabato/domenica quelle che fanno registrare più vittime (8 su 12). I dati mostrano inoltre come nella fascia di età 35-45 anni, ben 16 morti su 33 erano alla guida o passeggeri di motocicli (cilindrata superiore ai 50 cc). Tra i comportamenti sbagliati che causano incidenti, i più frequenti sono il mancato rispetto della segnaletica e della precedenza e le manovre o svolte irregolari (all'origine del 47% degli incidenti). La guida distratta e l'eccesso di velocità causano il 28% degli incidenti non mortali e ben il 42% degli incidenti mortali.

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