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Cronaca Pieve Santo Stefano

Mortale in E45, "Chi ha visto qualcosa ci aiuti". La rabbia dei familiari di Rubechi

La figlia e il genero non si fermano: ''Vogliamo capire cosa è accaduto''

Lanciano un appello a ''chiunque avesse visto qualcosa prima dello schianto'' e puntano il dito su ''quella maledetta buca vicino al new jersey''. A parlare sono i familiari di Geremia Rubechi, il settantanovenne che il 9 aprile ha perso la vita in un drammatico incidente lungo la E45. L'auto di Rubechi, esperto conducente e autista in pensione, era diretta verso Pieve Santo Stefano quando, fra le uscite di Madonnuccia e quella della città dei diari, in uno scambio di carreggiata si è scontrato con una vettura, proveniente dal senso opposto. ''Vogliamo capire – hanno detto ancora – se quella buca che prima c'era e che poi è stata coperta, come abbiamo documentato nelle foto, possa aver influito in qualche maniera con l'incidente in cui ha perso la vita il nostro Geremia. Siamo convinti che qualcosa sia accaduto per cercare di schivare la buca o che quell'avvallamento abbia provocato qualcosa...''.

Non si danno ancora pace la figlia e il genero che si dicono ''pronti a tutto pur di sapere la verità: lo dobbiamo a Geremia'' hanno ancora detto. Proprio per questo lanciano un appello: ''A chi era nei paraggi al momento dell'incidente, chi avesse visto qualcosa di anomalo, ce lo faccia sapere: per noi è importantissimo trovare la verità, capire la dinamica dell'incidente.''

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Cosa era successo

Rubechi, sabato 9 aprile, era a bordo della sua Opel lungo la E45 e si stava dirigendo verso Pieve Santo Stefano, dove viveva. Arrivato all'altezza dell'uscita per Madonnuccia, al cambio di carreggiata per lavori in corso, l'auto avrebbe sbattuto sul new jersey divisorio per poi ribaltarsi e scontrandosi nella corsia opposta contro una Peugeot '206' con a bordo una donna di 47 anni, residente ad Assisi, e un uomo, un quarantottenne folignate, che erano di ritorno in Umbria. Un impatto tremendo. Quando i soccorritori sono arrivati per estrarlo dalle lamiere, Geremia Rubechi era già morto. Gravi le ferite riportate dalla donna, che è stata trasportata in elicottero all'ospedale Le Scotte di Siena. L'uomo, invece, dopo un paio di giorni, è stato dimesso dal policlinico senese.

La indagini sull'accaduto

La polizia stradale, subito arrivata sul posto, ha iniziato le indagini, che sono ancora al vaglio degli inquirenti. Immediato era stato il cordoglio del sindaco, Claudio Marcelli, e da parte dell'amministrazione per il decesso di Rubechi.


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La rabbia

Subito dopo il caso sono esplose le polemiche sui social per le condizioni in cui versa la strada, con il gruppo che gestisce la pagina facebook "Vergogna E45" che ha parlato di "insicurezza e angoscia" nel dover percorrere l'arteria.

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