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Cronaca

Rifiuti, inchiesta sulla gara d'appalto: 7 indagati. Sei Toscana: "Noi tranquilli e a disposizione dei magistrati"

Aperta un'inchiesta da parte della procura di Firenze sulla gara d'appalto da 140 milioni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’Ato Toscana sud, che comprende (in gran parte) le province di Arezzo, Siena e Grosseto. Le...

Aperta un'inchiesta da parte della procura di Firenze sulla gara d'appalto da 140 milioni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’Ato Toscana sud, che comprende (in gran parte) le province di Arezzo, Siena e Grosseto. Le indagini si concentrano anche su Sei Toscana, che è attuale gestore del servizio. Oggi sono coperti 106 comuni: 36 aretini, 28 grossetani, 6 livornesi e 36 senesi .

Ci sono stati dei blitz nel corso della passata settimana da parte della Guardia di Finanza, con perquisizioni. La Procura si è mossa ipotizzando il reato di turbativa d’asta: 7 gli indagati, ci sarebbe anche Luciano Nataloni (già indagato per conflitto di interessi nell'inchiesta Banca Etruria). La gara si è svolta nel 2012, il vincitore, nel 2013, è risultato Sei Toscana, una formazione che raggruppa enti pubblici e privati. Tra questi ci sono Aisa (12,53%), Csa (5,03%), Casentino Servizi 0,64%, Coseca (di Grosseto) 0,07%, Crcm 0,34%, Sienambiente (di Siena) 23,79%, Sta 26,8% (che include la fiorentina Cooplat), Revet 0,33%, Ecolat 11,27%, e in piccola parte - 0,1% - la Castelnuovese (guidata a lungo da Lorenzo Rosi, ultimo presidente di Banca Etruria). Cooplat detiene da sola anche il 13% di Sei, mentre Sienambiente detiene il 23,79%.

La gara d'appalto - secondo l'accusa - sarebbe stata confezionata su misura per Sei Toscana. Nel tempo di sono registrate le interrogazioni, gli esposti (M5S) e l'attenzione della Corte dei Conti.

La nota di Sei Toscana

Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e auspichiamo che si compiano al più presto tutte le verifiche necessarie a chiarire il procedimento di aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana Sud, la cui correttezza riteniamo che alla fine verrà dimostrata.

Questa la dichiarazione del presidente di Sei Toscana Simone Viti

Siamo convinti della legittimità del nostro operato e siamo certi che, una volta esaminata la documentazione, sarà accertata l’assoluta regolarità dell’iter. E’ per tale motivo che questa fase di approfondimento dell’indagine, avviata oltre 2 anni fa, è per noi, finalmente, un modo per far luce una volta per tutte sul nostro operato.

L’indagine della Procura di Firenze - precisa Sei Toscana - in corso dal 2014, riguarda la procedura di affidamento del servizio di raccolta nel bacino dell’Ato Toscana Sud conclusasi nel 2012 con l’aggiudicazione al gestore unico Sei Toscana. Quella dell’ATO Toscana Sud è la prima gara di ambito nel settore dei rifiuti in Toscana (prevista dalla Legge Regionale n°61/2007) e una delle prime in assoluto in Italia. La Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha acquisito parte della documentazione relativa alla gara nelle sedi di Sei Toscana (la società aggiudicataria del servizio), e Sienambiente (capofila del raggruppamento di imprese partecipanti alla gara). Nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto di tutte le leggi di settore, con l’obiettivo di dare ulteriore sviluppo e consolidamento all’attività del gestore unico, le due società e le persone coinvolte si sono messe a disposizione della magistratura con massima collaborazione e senso di responsabilità. Sei Toscana e Sienambiente ribadiscono come i fatti di questi giorni, non interferiranno sulla qualità dei servizi erogati e sul lavoro e la professionalità delle proprie strutture.

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