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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La battaglia di Ilaria: "Non fermate il processo. E se a ricevere insulti fosse stato qualcuno più fragile di me?"

Questa mattina in aula la richiesta di archiviazione da parte della procura. Ilaria ha chiesto di parlare e ha raccontato la sua storia

"Io ho un carattere forte, ho denunciato e ho reagito. Ma se le stesse offese fossero state destinate a una persona più fragile, cosa sarebbe accaduto?". Ilaria Bidini, la 32enne con osteogenesi, da tempo nel mirino di un bullo da tastiera che la tempesta di offese, oggi ha chiesto di parlare di fronte al giudice per le indagini preliminari Angela Avila. Durante l'udienza nella quale la pm Angela Masiello ha chiesto l'archiviazione del caso di cyberbullismo, per l'impossibilità riscontrata dagli inquirenti ad acquisire le informazioni necessarie ad individuare l'autore dei messaggi, la giovane era presente e ha chiesto personalmente che il procedimento non venisse chiuso. 

Assistita dal suo legale, Nicola Detti, ha raccontato la sua storia e ha spiegato:

"non è giusto mollare. Vado nelle scuole a parlare di cyberbullismo - ha detto Ilaria rivolta al giudice - come posso dire ai ragazzi che incontro che le denunce finiscono nel vuoto? Io dico sempre di denunciare certe situazioni. Perché se qualcuno con un carattere diverso dal mio si trovasse nella mia stessa situazione potrebbe accadere di tutto. Invece deve sapere che si può reagire e denunciare". 

L'avvocato Detti si è opposto alla richiesta della procura e il giudice, che dovrà decidere se chiudere il procedimento o far proseguire le indagini, si pronuncerà nei prossimi giorni.

"La speranza - spiega il legale di Ilaria - è che vengano disposte altre perizie. Il problema principale, che ha portato alla richiesta di archiviazione, è legato al fatto che gli inquirenti non hanno potuto acquisire dati da Google per poter identificare questo fantomatico Paolo Rossini, autore degli insulti. Non è chiaro se Google non li abbia comunicati per questioni di privacy o se davvero non sia possibile risalirvi. Quello che però è emerso è che questa persona è molto competente e sa come muoversi nella rete lasciando meno tracce possibili". 

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