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Cronaca Olmo-San Zeno

Il tuffo nella piscina terrazzata, il coraggio dell'amichetto, il dramma. Autopsia sul corpo del bimbo di 5 anni morto a San Zeno

I tentativi di rianimare il piccolo sono stati continui, da parte dei familiari dell'amico della vittima prima e dei sanitari poi. Durante il volo verso Firenze è stato praticato il massaggio cardiaco meccanico, ma Ateem non ha mai dato segni di ripresa

Sarà l'autopsia a stabilire le cause dell'arresto cardiaco del bimbo di 5 anni, morto ieri in una piscina privata a San Zeno, alle porte di Arezzo. L'ha disposta il sostituto procuratore della repubblica di Arezzo Laura Taddei, che ha aperto un fascicolo sul decesso del piccolo Ateem, nato ad Arezzo poco più di 5 anni fa da genitori provenienti dal Pakistan, ma residenti da tempo nell'Aretino.

La tragedia si è consumata nel verde della campagna sopra l'area industriale di San Zeno. Ateem - è questa la ricostruzione della polizia - si trovava a casa di un amichetto, poco più grande di lui. Avevano pranzato ed erano usciti all'aperto per giocare. Nelle pertinenze dell'abitazione c'è anche una piscina, disposta sulle terrazze del colle che digrada verso la piana. Nella prima terrazza sotto la casa c'è un giardino, nel terrazzo successivo una piscina. I genitori del compagno di giochi di Ateem, italiani, erano nei paraggi.

Poi, la tragedia. Il piccolo si sarebbe gettato in vasca per fare il bagno, accusando subito il malore. Il suo amichetto avrebbe iniziato a urlare e sarebbe riuscito a trarre Ateem dall'acqua. I suoi genitori hanno poi chiamato i soccorsi e hanno iniziato le manovre per cercare di rianimare il bambino.

Il piccolo è stato poi caricato in macchina: tutti insieme, i genitori del piccolo privo di sensi e quelli del suo compagno, hanno cercato di portare Ateem al pronto soccorso. In via Romana l'incontro con l'ambulanza. Poi il trasferimento in elicottero verso il Meyer. Minuti di angoscia e flebile speranza. I sanitari dell'ospedale pediatrico fiorentino, però, una volta ricevuto il piccolo paziente non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

L'autopsia dirà le cause della morte, forse un annegamento a seguito di una congestione. I poliziotti della squadra mobile della questura di Arezzo, che hanno fatto un sopralluogo nell'abitazione dove è avvenuto il dramma, hanno ritrovato tracce di vomito a bordo piscina.

I tentativi di rianimare il piccolo sono stati continui, da parte dei familiari dell'amico della vittima prima e dei sanitari poi. Durante il volo verso Firenze è stato praticato il massaggio cardiaco meccanico, ma Ateem non ha mai dato segni di ripresa.

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