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Cronaca

Il giudice boccia il ricorso contro il distacco di un "obbediente" e dà ragione a Nuove Acque

Niente da fare gli "obbedienti" del comitato Acqua pubblica. In sede civile, il giudice del tribunale di Arezzo ha rigettato la richiesta del primo dei due ricorrenti a cui era stato interrotto il servizio idrico dopo l'auto-riduzione della...

Niente da fare gli "obbedienti" del comitato Acqua pubblica. In sede civile, il giudice del tribunale di Arezzo ha rigettato la richiesta del primo dei due ricorrenti a cui era stato interrotto il servizio idrico dopo l'auto-riduzione della bolletta dell'acqua, decisa - come da tempo sostiene il comitato - per la mancata applicazione dell’esito del referendum sull’acqua pubblica del 2011.

Viene così data ragione al gestore, Nuove Acque. In sostanza, la richiesta di riallaccio immediato per garantire una quota minima d'acqua ai morosi per fabbisogno familiare è stata esclusa dal giudice, che ha interpretato la legge secondo cui la quota minima sarebbe dovuta a coloro che sono morosi incolpevoli: indigenti, ad esempio.

Non ci fa piacere - commenta Gianfranco Morini, del comitato Acqua pubblica -, ma non vogliamo eccedere in analisi. Aspettiamo il pronunciamento di un secondo giudice sulla questione, sperando stavolta in un esito favorevole.

Il secondo caso su cui il tribunale di Arezzo deve pronunciarsi verrà esaminato il 19 aprile.

@MattiaCialini

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