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Cronaca

Il dramma lungo i binari: cumuli di siringhe e droga sotterrata. "Ho visto scavare per trovare una dose"

Cumuli di siringhe usate, ovunque. Dopo la prima segnalazione, due giorni fa, ecco come si presentava ieri la zona lungo i binari di via Provenza: aghi, poi plastica e cartacce delle confezioni aperte dopo l'uso. Qui il consumo di eroina è...

Cumuli di siringhe usate, ovunque. Dopo la prima segnalazione, due giorni fa, ecco come si presentava ieri la zona lungo i binari di via Provenza: aghi, poi plastica e cartacce delle confezioni aperte dopo l'uso.

Qui il consumo di eroina è quotidiano, come testimoniato dai passanti che parcheggiano con frequenza l'auto in zona. La processione di tossicodipendenti, che cercano riparo dopo essersi procurati dose e siringa, è continua. Non solo. Alcuni involucri contenenti eroina vengono lasciati direttamente nei paraggi, senza bisogno di passaggi di mano, che darebbero eccessivamente nell'occhio. I pacchettini vengono nascosti in buche del terreno, in attesa di essere riportati alla luce. "Ho visto persone scavare per trovare una dose", racconta un giovane che lavora in zona.

E il ritmo vertiginoso del consumo è evidenziato da quel che resta: i rifiuti post-iniezione si accumulano rapidamente, tanto da vanificare in un amen il benfatto di periodiche pulizie.

Una zona isolata, una strada cieca: il rifugio perfetto per chi scappa dalla realtà. Una porzione "franca" di Arezzo, proprio a un centinaio di metri dall'asilo nido di via Marcantonio Cesti. E sotto la superficie del degrado, si nasconde - ben più grave - la piaga della dipendenza. Affiora qui e in altri anfratti cittadini, come al parco del Pionta, al Palazzo d'oro: sono punte di un iceberg sommerso e inquietante che coinvolge sempre più giovani e giovanissimi (anche ragazzi di 14 anni)

@MattiaCialini

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