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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I carabinieri gli perquisiscono casa, lui corre nell'orto e mangia tre piantine. Accusato di aver coltivato marijuana, si difende: "Era basilico"

Quando i carabinieri, dopo una perquisizione nella sua abitazione, si sono congedati passando fronte al suo orto, lui si è "tuffato" tra le piante e ne ha mangiate tre. Secondo le forze dell'ordine erano di marijuana, secondo il legale dell'uomo...

Quando i carabinieri, dopo una perquisizione nella sua abitazione, si sono congedati passando fronte al suo orto, lui si è "tuffato" tra le piante e ne ha mangiate tre. Secondo le forze dell'ordine erano di marijuana, secondo il legale dell'uomo invece si trattava di basilico. L'insolita vicenda è approdata in tribunale e questa mattina il gup Marco Cecchi dovrà decidere se effettivamente quello ingurgitato sia stato stupefacente (e in quel caso si configurerebbe il reato di coltivazione di stupefacenti) rinviando a giudizio il protagonista dell'episodio, oppure di una spezia, archiviando così il caso.

I fatti contestati risalgono al 2013. A Badia al Pino i carabinieri avevano fermato per un controllo un 30enne per luogo. Nell'auto avevano trovato qualche traccia di stupefacente, così hanno deciso di controllare anche l'abitazione, sempre in Valdichiana. Terminata la perquisizione, i militari si accingono a uscire, l'uomo li accompagna al cancello e costeggiando l'orto di casa si getta tra le piante. In pochi secondi ne strappa e ingurgita tre. Viene fermato prima di riuscire a mangiare la altre due.

I carabinieri, trasmessi gli atti alla procura, sequestrano le piantine "superstiti", e le fanno analizzare. Intanto contestano al giovane la coltivazione di 5 piante e non due, contando anche quelle ingerite. Ma era effettivamente marijuana quella ingerita? Una volta che la vicenda è approdata in tribunale, dove il ragazzo è difeso dal legale Domenico Nucci, sono state svolte delle perizie e disposte consulenze. "Secondo quanto emerso - spiega il legale - parte delle infiorescenze sarebbe di basilico". Ed è questo che sosterrà oggi in aula. Non solo, le due piantine rimaste sarebbero state così piccole da non aver sviluppato ancora il principio attivo e quindi potrebbe essere difficile stabilire se, una volta cresciute, avrebbero avuto un livello di THC tale da essere ritenute illegali. Per questo il legale ha intenzione di chiedere l'archiviazione.

Marijuana, dunque, o basilico? Il dilemma dovrà essere sciolto dal gup.

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