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Cronaca

Guardia di Finanza stronca organizzazione che truffava i risparmiatori: un arresto e 9 denunce. Soldi riciclati anche nell'Aretino

Avevano orchestrato una truffa milionaria ai danni di ignari risparmiatori. Raccoglievano soldi paventando redditizi investimenti mobiliari, ma quei denari finivano in fondi di investimento fittizi per poi confluire in un conto corrente aperto...

Avevano orchestrato una truffa milionaria ai danni di ignari risparmiatori. Raccoglievano soldi paventando redditizi investimenti mobiliari, ma quei denari finivano in fondi di investimento fittizi per poi confluire in un conto corrente aperto alle Mauritius e in seguito riciclati con investimenti in Italia, anche nell'Aretino. Ma l'organizzazione è stata scoperta e fermata dalla Guardia di Finanza che in queste ore ha arrestato una persona e ne ha denunciate altre 9 oltre ad aver sequestrato beni per 72milioni di euro.

L'accusa è di associazione a delinquere sono associazione a delinquere finalizzata all'abusivismo finanziario, ostacolo all'autorità di vigilanza, truffa, riciclaggio e autoriciclaggio.

A finire in manette è stato il capo dell'organizzazione, "fondatore di una congrega religiosa - scrive l'agenzia Ansa - di cui si è auto proclamato arcivescovo che ha sede in un'abbazia vicino Todi".

Proprio in queste ore sarebbero in corso perquisizioni ad Arezzo, Perugia e Roma.

Le indagini sono partite nel 2014 e sono state portate avanti dal Nucleo di Polizia Valutaria dalla Guardia di Finanza in seguito ad un'attività ispettiva della Consob nei confronti di alcuni promotori finanziari che offrivano investimenti gestiti dall'impresa inglese «Lux Finance Ltd», riconducibile ad un professionista di origini romane.

I finanzieri, si legge in una nota della Guardia di Finanza " hanno scoperto una solida organizzazione criminale che, avvalendosi della sua ampia rete di promotori, aveva in realtà posto in essere una frode di rilevanti dimensioni: grazie allo schermo offertogli dalla società inglese e utilizzando l’operato dei suoi collaboratori, l'arrestato era riuscito a raccogliere, presso una folta platea di risparmiatori, una considerevole mole di risorse finanziarie- Il principale indagato è così riuscito a drenare dai risparmiatori decine di milioni di euro fatti confluire – in molti casi anche contro la volontà dei titolari – su due fondi di diritto estero – denominati Pegasus Royal e Pegasus Gold – e poi accreditati su conti correnti accesi presso la Investek Bank delle Isole Mauritius. Le indagini, infatti, hanno permesso di appurare come i due fondi fossero del tutto fittizi e creati ad arte dal capo dell’organizzazione: come dimostrato dalle svariate denunce raccolte dai clienti, questi ultimi si sono nel tempo trovati nell’impossibilità di recuperare i loro investimenti".

In realtà però il capo di tale organizzazione avrebbe distratto di volta in volta, tutte le somme raccolte dai fondi per poi reimpiegarle, almeno in parte, in attività economiche riconducibili a lui ed ai suoi prestanomi. "In particolare - spiega la Guardia di Finanza - i proventi illeciti sono stati utilizzati per finanziare numerose attività imprenditoriali da lui gestite, quali una grossa azienda agricola in provincia di Arezzo ed un’associazione teatrale con sede in un’antica Abbazia vicino Todi".

Per 5 dei responsabili è stato disposto il sequestro delle somme provento dell'attività illecita, mentre l’ideatore della truffa e capo dell'organizzazione portat0 nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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