La scadenza dei termini è fissata per l'8 marzo. Entro quella data i legali che difendono padre Gratien Alabi, Riziero Angeletti e Francesco Zacheo, presenteranno la richiesta di appello presso la Corte di Firenze. Il religioso è stato condannato lo scorso ottobre a 27 anni di reclusione per omicidio volontario in seguito alla scomparsa di Guerrina Piscaglia. "L'istanza non è ancora depositata - spiega Angeletti -, stiamo ultimando i lavori, ed è una cosa piuttosto complessa. La sentenza era composta da quasi 250 pagine, e non vogliamo lasciare niente al caso". L'attenzione è puntata su quegli elementi ritenuti più critici (dalla figura di zio Francesco, al movente), e la difesa ha intenzione poi di focalizzarsi su alcuni elementi specifici, introno al quale ruoterà la difesa nel procedimento di secondo grado.

"Considerando che padre Gratien è sottoposto ad una misura cautelare, non è escluso che il processo d'appello possa partire anche a maggio", sostiene Angeletti, " e a quel punto la sentenza di secondo grado potrebbe arrivare entro l'estate".

Se infatti la corte fiorentina non richiederà l'ascolto di testi o ulteriori perizie, l'intero procedimento potrebbe concludersi in due udienze. Un appello lampo dunque all'orizzonte per padre Gratien.