VIDEO | Vento, grandine e allagamenti. Dramma per l'agricoltura in Valdichiana
Impressionanti le immagini da Camucia. Albero si abbatte su un'auto. Disastro per le coltivazioni
Un'ondata di maltempo si è abbattuta sull'Aretino oggi, venerdì 17 giugno, intorno alle ore 14. La zona più colpita della provincia è la Valdichiana. Si registrano allagamenti nei sottopassi e danni, per via della forte pioggia e del vento. Gli eventi sono stati accompagnati anche da una violenta grandinata, con pesanti conseguenze per le campagne e le coltivazioni della zona. I vigili del fuoco del comando aretino sono stati impegnati nel comune di Cortona con numerose squadre e mezzi. La forza del vento ha abbattuto anche alcune piante, una delle quali, come si può notare dalle immagini, è caduta su un'automobile danneggiandola pesantemente. I video sono relativi alla grandine e agli allagamenti a Camucia.
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L'agricoltura in ginocchio
Si registrano gravi danni nelle campagne aretine, in particolare nella striscia colpita dalla grandine: dal territorio comunale di Castiglion Fiorentino, la furia della grandinata si è abbattuta fino a Camucia, lungo la strada regionale 71 e poi nella parte sud ovest del comune cortonese, arrivando fino a Castiglione del Lago, in Umbria, e a Valiano di Montepulciano, nella Valdichiana senese. "E' stata spazzata via una porzione significativa delle coltivazioni della zona, purtroppo - dice il direttore della Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Arezzo Massimiliano Dindalini - ci sono stati danni enormi a pomodori, patate, grano, ulivi, vigneti. La furia della grandine non ha risparmiato nulla. E' stata colpita, in particolare, una zona particolarmente vocata per la produzione del vino di qualità, dove si intersecano la Doc Cortona e la zona del Nobile di Montepulciano". “I danni, ancora non quantificabili, appaiono ingenti tanto da richiedere la necessità di una verifica con le istituzioni competenti per una eventuale richiesta dello stato di calamità dovuta a maltempo - spiega la presidente Cia Serena Stefani -, è un nuovo pesante colpo che si aggiunge ai già ingenti danni causati all’agricoltura dalla siccità e dagli effetti degli aumenti di materie prime e carburanti e che contribuisce a mettere in ginocchio il settore”.
